Stando all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dietro l’ammutinamento di Arek Milik ci sarebbe il Tottenham, disposto a fare una super offerta all’attaccante in caso di acquisto a parametro zero

In casa Napoli è scoppiato il caso Milik. L’attaccante polacco, infatti, sembrerebbe non intenzionato a collaborare con la società che sta provando a piazzarlo sul mercato (le trattative con la Roma sono ben avviate). La non convocazione dell’attaccante per l’amichevole con il Pescara ha fatto, però, infuriare il polacco che avrebbe comunicato a Giuntoli la volontà di restare. Un vero e proprio muro contro muro, in quanto la società e l’allenatore hanno chiaramente fatto capire l’intenzione di non voler puntare su di lui.

Come punte centrali, infatti, ci sono già Mertens, Osimhen e Petagna e anche in caso di 4-2-3-1, modulo che porterebbe il belga ad agire sulla trequarti, Milik rimarrebbe comunque la terza scelta. Non una situazione ideale per un attaccante di 26 anni, falcidiato dagli infortuni, e che ora avrebbe bisogno di un po’ di continuità. La Juve lo aveva corteggiato, Arek aveva gradito, ma i piani della società bianconera sembrano essere cambiati dopo l’arrivo di Andrea Pirlo. Poi l’inserimento della Roma, favorito proprio dall’interesse della Juve per Edin Dzeko. Le trattative tra Napoli e Roma sembravano ben avviate, ma ora Milik frena.

Non c’è, però, solo la rabbia per la mancata convocazione dietro il muro contro muro. Stando a un’indiscrezione riportata nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, infatti, dietro allo scontro con la società cercato dall’attaccante ci sarebbe il Tottenham di José Mourinho. Gli Spurs, infatti, sarebbero disposti a fare al giocatore un offerta monstre nel caso in cui quest’ultimo riuscisse a liberarsi a parametro zero. Si parla di 5 milioni netti a stagione, ingaggio ben più alto rispetto a quello che potrebbe garantirgli la Roma che, per ora, avrebbe rifiutato la richiesta del polacco di 4,5 milioni all’anno per quattro anni.

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