Mercoledì di tensioni in occasione di Napoli-Dinamo Kiev
Mercoledì da Champions League, ieri allo Stadio San Paolo di Napoli si è disputato il match tra Napoli e Dinamo Kiev. Mercoledì anche di tensioni, è infatti esplosa la furia vandalica di alcuni tifosi che a poche ore dalla partita si sono abbandonati ad atti di teppismo e violenza.
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Mercoledì di agitazione e non per la fremente attesa del nuovo big match da Champions. Ieri a Fuorigrotta, proprio all’esterno dello stadio San Paolo, a pochi passi dalla Curva A si sono verificate non poche tensioni tra i sostenitori degli azzurri e quelli della squadra ucraina.
Sono partite alcune esplosioni di petardi a ridosso degli autoveicoli in sosta all’esterno dello stadio, addirittura un razzo ha mandato in fiamme un taxi di servizio, costringendo alla fuga i passeggeri e il tassista. Ai botti, si sono poi aggiunti lanci di bottiglie e sedie, accompagnati da violente sassate scagliate contro le forze dell’ordine.
La polizia in collaborazione con i carabinieri ha provveduto ad effettuare le prime cariche di ultras, sedando così la vergognosa sommossa. Gli agenti muniti di lacrimogeni sono riusciti a disperdere soltanto una parte dell’indiavolata folla tumultuosa di tifosi, i restanti si sono trascinati lungo la strada laterale rispetto a Piazzale Tecchio, disseminando le loro tracce.
Mercoledì da leoni, verrebbe da dire, eppure quello che si è consumato ieri sera all’esterno del San Paolo ha avuto più l’aspetto di una indisciplinata rivolta “impopolare”, mossa dal vano piacere di distruggere e creare disordini.
Il risultato raggiunto dalla squadra padrona di casa cioè il Napoli è di uno scarno pareggio, ma ciò che induce maggiormente alla riflessione va ben oltre l’esito sportivo del match, riguarda ancora una volta gravissimi episodi di violenza che continuano a contaminare la bellezza e l’integrità morale di uno degli sport più appassionanti di sempre.
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