2 Maggio 2022

Meloni scuola: basta alle bocciature, valutazione sulle conoscenze

GIORGIA MELONI

Una scuola più simile a quella del Regno Unito: la Meloni vuole cambiare il sistema scolastico ed eliminare le bocciature

MELONI SCUOLA – La leader di Fratelli d’Italia, alla presentazione del suo programma alla convention ‘Italia, Energia da liberare’, ha comunicato le sue idee per la nuova scuola.  Vorrebbe eliminare le bocciature simulando il sistema scolastico adottato nel Regno Unito.

“Sono profondamente contrario a una visione buonista e rassicurante che trasforma la scuola in un diplomificio” spiega Sasso. La Meloni è convinta che in questo modo, alla fine della scuola secondaria, si possa dare una valutazione direttamente sul livello di conoscenza raggiunto da ogni studente.

Questo l’estratto del programma di Fdi scritto con la partecipazione di Luca Ricolfi che si apre con il sottotiolo:”La scuola progressista ha ampliato le diseguaglianze e tradito l’articolo 34 della Costituzione sui ‘capaci e meritevoli'”.

Poi la nota prosegue:”Un cambiamento rivoluzionario sarebbe il passaggio dal sistema delle bocciature a quello dei livelli: non ti boccio mai, ma – anziché certificare il falso, come oggi troppo sovente avviene – alla fine della scuola secondaria superiore certifico in modo accurato e fedele il livello di conoscenze che hai effettivamente raggiunto”.

“Al termine dell’ultimo anno non ti rilascio un diploma, ma una scheda che dettaglia, materia per materia, il livello che sei stato in grado di raggiungere (un approccio simile a quello degli A-levels, nel Regno Unito). E accompagno questa rivoluzione con una applicazione letterale dell’articolo 34 della Costituzione: borse di studio generose per tutti i “capaci e meritevoli”, fino ai “più alti gradi degli studi”, ossia laurea magistrale e dottorato di ricerca”.

IL PARERE NEGATIVO DELLA LEGA – Sasso, sottosegretario all’Istruzione, ha spiegato riguardo l’idea della Meloni:”Non mi schiero al fianco di chi ritiene che il futuro della scuola italiana debba passare per l’eliminazione delle bocciature e l’instaurazione di un sistema all’anglosassone, con una certificazione del livello raggiunto al termine del ciclo di studi. Il mondo dell’istruzione deve garantire a tutti pari condizioni di partenza e premiare strada facendo chi realmente merita, non appiattire le differenze e mandare avanti tutti, indipendentemente da attitudini, volontà, preparazione”.

“Sono profondamente contrario a una visione buonista e rassicurante che trasforma la scuola in un diplomificio e instilla ulteriormente nei nostri studenti quella vocazione al disimpegno che, sul fronte lavorativo, è simboleggiata dallo sciagurato reddito di cittadinanza, nella versione imposta in Italia da una certa sinistra”.

“Una bocciatura non è la fine del mondo. Ripetere un anno per far completare la maturazione di uno studente, per fargli acquisire quelle competenze che, per mille motivi, non è riuscito ancora a fare sue non deve essere vissuto come una condanna”.

“Ciascuna ragazza, ciascun ragazzo è un unicum, che ha tempi e modi di apprendimento specifici. Un anno ripetuto alle scuole superiori può essere il viatico per una carriera universitaria brillante, magari conclusa in anticipo rispetto a quanto previsto dal piano di studi. Una scuola che non dice mai di no non rende un buon servizio agli studenti, al pari di un genitore che non dice mai di no al proprio figlio”.

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