MARRONE PER IL SINDACO IL GIUDICE DISPONE PER UN PROVVEDIMENTO DI IMPUTAZIONE COATTA
Marrone Sindaco di Portici colpito da un provvedimento di imputazione coatta disposto dal g.i.p. per abuso d’ufficio
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Ancora acque agitata per la Giunta Marrone, questa volta, tocca direttamente al Sindaco che nella giornata di ieri è venuto a conoscenza del provvedimento di richiesta di imputazione coatta per abuso d’ufficio disposto dal Gip.
L’indagine in questione riguarda la nomina effettuata nel 2013 del Nucleo di Valutazione previsto dalla L. 150/2000.
Il neo Sindaco Marrone, su proposta dell’Assessore al Personale effettuò la nomina del nuovo Nucleo, ancorché ne esistesse uno precedente composto da 3 componenti non ancora scaduto.
Intanto, due dei componenti si dimisero mentre la dott.ssa Imperatore restò in carica.
Alla luce delle nuove nomine per il Nucleo, che vedevano però l’esclusione della dott.ssa Imperatore, la stessa, presentò ricorso al TAR e con la successiva pronuncia del Consiglio di Stato fu reintegrata nel neo-costituito Nucleo.
La storia oltre che un aspetto di natura giuridico amministrativa riveste anche carattere penalmente rilevante con l’abuso d’ufficio. Questione per cui il Gip competente ha formulato appunto la richiesta di imputazione coatta.
Si tratta dell’ultima specie di provvedimento del Giudice in esito all’udienza camerale dell’art. 409 c.p.p., dopo l’archiviazione e la richiesta di ulteriori indagini. Il presupposto per adottarlo è il radicale dissenso del Gip dalla richiesta di archiviazione avanzata dal PM. Si tratta di una decisione cui il giudice approda come extrema ratio, cioè nel caso in cui ritenga insussistenti i presupposti per l’archiviazione della notizia di reato e dall’altro superfluo lo svolgimento di ulteriori indagini da parte del PM. In altre parole il giudice ritiene sufficienti gli elementi già presenti per l’esercizio dell’azione penale.
Il Sindaco Marrone in una nota riportata da “Il Mattino” di Napoli ha dichiarato che esprime «completa fiducia nell’operato della magistratura, considerato che la Giunta ha approvato un atto corredato di parere tecnico da parte del Dirigente e avallato dal Segretario generale circa la correttezza procedurale».
Il Segretario cittadino del Pd, Amedeo Cortese, da noi interpellato ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Per cultura e formazione non sono fra quelli che alternano giustizialismo e garantismo seguendo la convenienza politica. Ci sarà un processo e ci atterremo a quelle decisioni. Ma la valutazione in questo caso è un’altra e deve far riflettere su come ci si comporti diversamente a seconda del caso e della personale convenienza.
Cinque anni fa come Assessore Marrone pretendeva le dimissioni di un collega per un avviso di garanzia affermando che bastasse il solo sospetto per allontanare un amministratore dalle cariche pubbliche. Ne fece addirittura terreno di battaglia elettorale. Oggi per lui c’è addirittura una imputazione coatta, ben oltre l’avviso di garanzia. Vedremo se sarà altrettanto rigido e severo con se stesso oppure se, nel nome della poltrona, avrà cambiato idea. Bisognerebbe sempre applicare per se stessi ciò che si chiede e pretende per gli altri, soprattutto in Politica”.
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