2 Agosto 2020

Marigliano: la candidatura di Sorrentino per ora è un flop

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A Marigliano la candidatura di Sebastiano Sorrentino tra le file del centrodestra locale per ora è un flop. “Manovrato da chi lo ha fatto fuori 6 anni fa

Doveva essere l’arma vincente, la “mossa del cavallo” con cui il centrodestra locale avrebbe ostacolato la quasi certa riconferma di Antonio Carpino. Prima le voci, già accompagnate dallo sconcerto di chi non si spiegava una scelta simile. Poi la bufera della vicenda giudiziaria che ha portato il sindaco uscente a ritirare la candidatura e, qualche giorno dopo, l’annuncio ufficiale. “Me lo chiede la gente“, dice Sebastiano Sorrentino, ora candidato a sindaco di Marigliano per la destra locale. Un termine molto generico che può, in effetti, identificare anche chi realmente sembrerebbe aver orchestrato questa manovra, ovvero quel Paolo Russo – deputato di Forza Italia e punto di riferimento del centrodestra di tutta l’area dell’area nolana – che sei anni fa diresse la sua caduta dopo appena due mesi da primo cittadino.

Già, perché Sebastiano Sorrentino – per chi non lo ricordasse – è già stato Sindaco di Marigliano, ma tra le file del centrosinistra. Un centrosinistra guidato dal “suo” Pd, partito che lui stesso ha contribuito a fondare in città. Nel 2014, infatti, ottenne il 52% al ballottaggio con il candidato di destra Michele Papa. La sua amministrazione, però, fu vittima del fenomeno dell'”anatra zoppa”, in quanto fu il centrodestra – sostenitore del sindaco perdente – ad avere la maggioranza in consiglio comunale. Nemmeno il tempo di poter pensare ad un ricorso al Tar per vedersi assegnare un premio di maggioranza, che i consiglieri di destra firmarono le dimissioni dal notaio, mandando a casa Sorrentino e riportando l’amministrazione mariglianese nelle mani del commissario prefettizio.

Sorrentino candidato con il centrodestra: i commenti dei cittadini

Ma in politica tutto passa, in particolar modo a livello locale dove è molto più facile che la convergenza degli interessi dei singoli – politici e non – prevarichi valori e ideali personali. Ed ecco, dunque, che quello stesso centrodestra, a sei anni di distanza, ripesca la carta Sorrentino dal mazzo. Ma a tanti cittadini mariglianesi, che conoscono e in parte stimano Sorrentino, questo “salto della quaglia” verso le braccia dei propri ex “cacciatori” – camuffati, com’è d’uopo in questi casi, da liste civiche – proprio non è andato giù.

Tra i tanti commenti che si possono trovare in calce alla notizia circolata sul web emerge un senso di disorientamento, quasi un sentimento di umana incomprensione verso la scelta di una persona stimata di divenire deliberatamente – a detta dei commentatori – vittima sacrificale. “Ma chi sono questi cittadini che ne hanno chiesto la candidatura?“, si chiedono molti cittadini sul web, utilizzando varianti lessicali ma non concettuali.

C’è anche chi si sente preso in giro. “Nell’intervista – scrive un utente – Sorrentino afferma che si candiderà senza colore politico, solo con liste intenzionate al bene della città. Peccato che in quelle liste (tutte di destra) ci sono persone che hanno contribuito al degrado di Marigliano. Come sanno raggirare le cose…“. “Stima per la persona, ma non capisco perché diventare il burattino di Paolo Russo! Manovrato da chi lo ha fatto fuori 6 anni fa…“, scrive qualcun altro in modo franco.

Mugugni anche a destra

Lo scontento in merito alla candidatura di Sorrentino, però, non sembra interessare solo i cittadini vicini al centrosinistra che si sentono, in qualche modo, traditi da chi con loro ha condiviso tante battaglie. Ma anche dal versante opposto sembrano arrivare delle critiche tra chi si dice “sconcertato” per la scelta di “un uomo di sinistra” nonostante la presenza di bravi dirigenti nel centrodestra locale e chi, rincarando, non concepisce la scelta di non presentare simboli di partito per far “digerire” la candidatura all’elettorato.

Insomma, ad oggi la candidatura del noto imprenditore non sembra aver sortito l’effetto sperato dai dirigenti del centrodestra locale. Dall’altra parte, però, la vicenda Carpino e il momentaneo immobilismo del centrosinistra sulla scelta del sostituto candidato sindaco giocano in favore di Sorrentino. All’interno del Pd è ancora in corso, infatti, la bagarre Jossa-Lombardi, mentre qualcuno sembra proporre un’alternativa: un candidato che sia esponente della società civile, stimato in città e che possa fare da collante tra le varie anime del centrosinistra locale. Il Movimento 5 Stelle, invece, ha già ufficializzato la candidatura del fotografo Maurizio Sena.

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