Marigliano, caos amministrative: i possibili scenari
A pochi giorni dalla chiusura delle liste, a Marigliano regna il caos tra cronaca giudiziaria, spaccature e candidature evanescenti. I possibili scenari
È caos a Marigliano per le prossime elezioni amministrative del 20-21 settembre. Sembrano lontani i tempi in cui, almeno politicamente, regnava un clima di relativa tranquillità, con il centrosinistra compatto a sostegno della ricandidatura di Antonio Carpino (che si avviava spedito alla riconferma) e il centrodestra alla ricerca di una valida alternativa. Eppure, parliamo di appena un mese fa. Poi le vicende giudiziarie, la virata a destra di Sorrentino, la scelta di Jossa avallata dal Pd metropolitano e la conseguente spaccatura del partito locale. Ed ora, a pochi giorni dalla chiusura delle liste, si fanno largo diversi scenari.
A destra Sorrentino si ritira, a sinistra è spaccatura
Innanzitutto, Sebastiano Sorrentino, dopo aver dato la sua disponibilità – accolta da figure storiche della destra locale – ha alzato bandiera bianca. L’ex Pd ha ritirato la sua disponibilità dopo l’accoglienza tutt’altro che calorosa da parte dei cittadini. Dunque, a destra, per ora, rimane il solo Francesco Esposito Alaia, espressione della sua lista civica. Fi, FdI e Lega sono alla finestra, ma è probabile che alla fine decideranno di aggregarsi.
Il vero caos, però, alberga sul fronte opposto. Carpino era una solida certezza, ma la vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto ha mescolato le carte in tavola. Dopo l’illusione di un fronte compatto a sostegno di una candidatura civica, è partita la bagarre tutta interna al Pd tra la corrente di Vito Lombardi e quella di Giuseppe Jossa, la quale ha poi prevalso grazie all’avallo – già nell’aria da settimane – della segreteria metropolitana. Totalmente ai margini della contesa le altre componenti dell’ormai ex coalizione che, di tutta risposta, hanno presentato congiuntamente la candidatura di Vincenzo Esposito a cui sembrerebbe aggregarsi Lombardi, rimasto scottato dalla scelta di Jossa da parte dei dem.
Infine, il Movimento 5 stelle ha già da tempo presentato la candidatura del fotografo Maurizio Sena – in merito alla questione pare registrarsi il malcontento di Francesco Capasso, leader dei grillini Marigliano e consigliere comunale uscente -, mentre Saverio Lo Sapio è stato il primo a candidarsi come espressione della sua lista.
Elezioni Marigliano, possibili scenari: accordo Pd-5 stelle o pace con i “popolari” di Esposito?
Sono molteplici, dunque, gli scenari possibili. La prima ipotesi è che si vada avanti così, col Pd isolato ma imperterrito alle spalle di Jossa, le liste civiche popolari col duo Esposito-Lombardi ed Esposito Alaia sostenuto da tutto il fronte di centrodestra. Ma gli appelli all’unità di questi giorni da parte di alcuni esponenti del direttivo dem fanno pensare ad un tentativo di riconciliazione con il fronte popolare. Una riconciliazione – ed è questa la seconda ipotesi – che potrebbe concretizzarsi nella candidatura congiunta di Lombardi o nella riproposizione dell’ipotesi di un candidato civico, una figura spoglia da bandiere di partito ma che sposi, per ideali e storia, i programmi e i valori del centrosinistra.
Infine, la strada (gradita a Marco Sarracino, segretario metropolitano del Pd) dell’accordo Pd-5 stelle. In questo caso, però, difficilmente i grillini accetterebbero la figura di Jossa e diverrebbe, dunque, probabile la concessione della leadership a Sena, persona nota in città ma alla sua prima vera esperienza politica. Ma a chi gioverebbe, realmente, questa scelta?
LEGGI ANCHE: MARIGLIANO: IL PD POTREBBE RITIRARE LA CANDIDATURA DI JOSSA DOPO LA SPACCATURA
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