7 Marzo 2024

Marano, medici del 118 aggrediti dai parenti del paziente

I parenti avevano richiesto di portare il paziente al Cardarelli invece che al San Giuliano

Immagine di repertorio

tragedia in ospedale

MEDICI 118 AGGREDITI MARANO – Tornano ad aumentare le aggressioni al personale sanitario. Questa volta è avvenuto a Marano, nella serata di ieri. I medici del 118 che operavano per un paziente non cosciente sono stati aggrediti dai parenti dello stesso. Il motivo dell’aggressione è che i parenti avevano chiesto all’ambulanza di portarlo nell’Ospedale da loro richiesto, ma questo era impossibile.

L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate riporta la notizia sulla sua pagina Facebook, denunciando il fatto.

Medici del 118 aggrediti a Marano: i fatti

Secondo quanto riportato dall’associazione, tutto inizia alle 23:30 circa con una segnalazione giunta a Marano per codice rosso per una persona non cosciente. l’ambulanza di Marano, assieme all’automedica di Qualiano giungono in pochi minuti sul posto per visitare il paziente. Dopo la visita e averlo stabilizzato, gli operatori lo caricano in ambulanza per portarlo presso l‘Ospedale San Giuliano.

Improvvisamente, mentre l’infermiere era intento a chiudere le porte del mezzo, due donne accompagnate da un uomo fermano la mano dell’operatore ed esclamano: “lo devi portare al Cardarelli altrimenti spaccamm tutt cos (spacchiamo tutto), muoviti e fai come dico io!”.

Il personale cerca di spiegare con le buone che la richiesta non poteva essere soddisfatta, in quanto bisogna portare il paziente all’ospedale più vicino, essendo un codice rosso. A quel punto le signore avrebbero cercato di intrufolarsi anche in ambulanza.

Infermiere e autista chiudono velocemente le porte del mezzo di soccorso e partono in direzione del San Giuliano, con medico a bordo. Durante il tragitto, l’autista dell’ambulanza ha chiamato i Carabinieri, informando della situazione. Dopo poco i Carabinieri sono giunti in ospedale, identificando i componenti della famiglia.

Le parole di N.T.I.

Queste sono state le parole dell’associazione dopo aver raccontato quanto accaduto ieri sera: “Per poco non si è arrivati alla violenza fisica, ma questa aggressione verbale evidenzia il fatto che NON È L’UTENZA A SCEGLIERE LA DESTINAZIONE DEL PAZIENTE BENSÌ LA CENTRALE OPERATIVA NONCHÉ I PROTOCOLLI OPERATIVI! IMPARATE!!!”.

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