Manfredi tagli Pnrr: “Una proposta. Il rischio è far pagare il Sud”

Manfredi tagli Pnrr – Non si esauriscono le polemiche contro la decisione del governo di modificare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, definanziando i progetti dei comuni per 13,5 miliardi di euro.

Nel momento in cui vengono a mancare i fondi europei, si rischia di bloccare i cantieri e le centinaia di opere pubbliche in via di progettazione o di realizzazione.

L’incontro con il Ministro Fitto

Lunedì 6 agosto 2023 si è tenuto un incontro tra il Ministro Fitto e i rappresentanti di regioni e comuni.

Durante il vertice, Fitto ha garantito la copertura finanziaria per tutti i progetti che non rientreranno più nel Pnrr. Ha inoltre specificato che la revisione del Piano è al momento solo una proposta. Ci sarà un’istruttoria con Bruxelles e fin quando non sarà completata, non si andrà avanti con i piani.

Tuttavia, nelle regioni e nei comuni è alta la preoccupazione, soprattutto a Napoli, città più colpita con un taglio di 824,8 milioni.

Manfredi tagli Pnrr: “non c’è una responsabilità dei Comuni”

Il sindaco della città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, ha fatto il punto della situazione e ha espresso le sue perplessità in un’intervista rilasciata al Manifesto.

Il primo cittadino ci ha tenuto a rimarcare, innanzitutto, che:

“La scelta di spostare questi progetti non deriva da una mancata capacità delle amministrazioni. Oltre il 90% ha rispettato i tempi facendo le gare, in molti casi le gare sono aggiudicate, i contratti sottoscritti, i cantieri aperti o in via di apertura. La scelta è frutto di una serie di valutazioni che ha fatto il governo, ma non c’è una responsabilità dei Comuni. Del resto abbiamo rispettato tutti gli obiettivi che ci sono stati imposti in sede di assegnazione delle risorse”.

Manfredi ha poi spiegato che lui, così come gli altri sindaci, non ha alcuna intenzione di fermare né rallentare i progetti avviati, sebbene non sia chiaro quali saranno le nuove fonti di finanziamento, se il Fondo complementare o il Fondo per lo sviluppo e coesione.

I tagli al Pnrr penalizzano il Sud, il taglio al Reddito di Cittadinanza è un errore

Manfredi tagli Pnrr – ll rischio dei tagli è quello di sottrarre “risorse a capitoli di spesa che erano già indirizzati al Sud e che quindi possono diventare una forma di definanziamento“. Ciò significherebbe andare a infierire e a gravare ulteriormente sulle regioni meridionali già in dissesto.

Manfredi continua a rassicurare sulla volontà di portare a termine i piani iniziati, soprattutto quelli di recupero delle periferie, come quelli che riguarderanno Scampia e San Giovanni (Taverna del Ferro) o il waterfront che va da Napoli a Castellammare di Stabia.

Il sindaco affronta anche il tema della Zes unica per tutto il Mezzogiorno. In merito all’argomento, si è dichiarato contrario alle misure generaliste, a maggior ragione considerando che la sperimentazione delle Zes su aree mirate a Napoli è già in corso e funziona bene. Dunque, perché cambiare qualcosa che sta dando risultati?

Infine, Manfredi riflette sul delicato tema del taglio al Reddito di cittadinanza, dichiarandosi contrario a questo stop.

“In un momento di crisi economica, con l’inflazione che cresce e la povertà in aumento, non si può ridurre il sostegno al reddito. Indispensabile non solo al Sud: ci sono numeri importanti a Roma, a Torino, a Milano. Sono favorevole a una rivisitazione dello strumento in una forma più orientata all’inserimento al lavoro, ma occorrono reali forme sostitutive di sostegno ai più fragili e un avviamento concreto al lavoro per chi ha la possibilità di farlo e queste cose ad oggi non le vediamo. Sono preoccupato”.

Manfredi tagli Pnrr – Aggiunge, inoltre, che senza sostegno al reddito si andranno ad incentivare forme di lavoro grigio e nero. Conclude: “Io spero che ci sia un ripensamento con un approccio che guardi veramente ai bisogni delle persone”.

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