4 Dicembre 2020

Lucy, la nuova mostra realizzata tra MANN e Comicon

fonte foto: Fumettologica

Lucy

Lucy, alla riapertura del MANN di Napoli, la sezione dedicata alla preistoria lancerà la mostra di tavole del fumettista Liberatore

Lucy. Un sogno chiamato evoluzione è la nuova mostra realizzata in collaborazione tra il Museo Archeologico di Napoli e il Comicon.

A darne notizia è il sito ufficiale del MANN di Napoli.

Lucy, alla scoperta della mostra dedicata ai nostri antenati

In seguito alla riapertura dei musei, lo spettatore potrà “prendere parte al viaggio della vita” in questa mostra dedicata all’evoluzione umana.

Il tutto grazie alle  tavole tratte dall’ultimo lavoro di Liberatore e Patrick Nobert ossia “Il sogno di Lucy” e “Lucy. La speranza”. Le tavolozze e i bozzetti dell’impresa dei due fumettisti permetterà allo spettatore di scoprire la vita dei nostri antenati in Africa ben 3,2 milioni di anni fa.

Paolo Guilerini: “Grazie a Comicon e Obvia per credere al progetto”

“Le note della canzone Lucy in the Sky with Diamonds dei Beatles hanno suggerito il nome di questa femmina di Australopithecus afarensis […..], ominide vissuto 3,2 milioni di anni fa nella località di Hadar, in Etiopia […..]”

“[….] E’ la protagonista del fumetto Lucy-L’espoir scritto da Patrick Nobert e disegnato da Tanino Liberatore con la consulenza scientifica del paleoantropologo francese Yves Coppens […] Grazie a Comicon e al Progetto Obvia per credere a questo punto di vista della storia.”

Queste sono le parole di Paolo Guilerini, il direttore del Museo Archeologico di Napoli.

Tanino Liberatore, il rapporto autore-personaggio

Infine anche il fumettista esprime il suo parere in merito alla mostra che sarà disponibile fino al 12 aprile 2021.

Disegnando Lucy si è creata la simbiosi perfetta fra me, l’autore e […] il personaggio, tutti e due in evoluzione per assumere la posizione eretta. […] Con il digitale ho avuto la possibilità di cambiare i colori, i tratti, le posizioni delle figure, i particolari, i fili d’erba come i peli. Ho impiegato sei anni per fare settanta pagine, tanti quanti ce ne sono voluti per arrivare da Lucy a noi, ma alla fine posso dirmi soddisfatto del risultato ed è tanto per uno come me, eternamente insoddisfatto.”

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