16 Luglio 2021

L’Oms lancia l’allarme: “La pandemia non è finita, in arrivo varianti più pericolose”

immagine di repertorio. Fonte: giornale di Sicilia

variante delta napoli

L’Oms lancia l’allarme: “La pandemia non è affatto finita, in arrivo varianti più pericolose che potrebbero essere difficili da controllare”

L’Oms avverte il mondo. La pandemia da Covid-19 “non è affatto finita” e c’è il rischio che si presentino nuove varianti ancora più pericolose di quelle attuali. Un vero e proprio allarme quello lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Accresce la preoccupazione e, stando all’ultimo monitoraggio, aumentano anche i contagi in tutta Europa. Per quanto concerne l’Italia, invece, la Fondazione Gimbe dichiara che oltre 2 milioni di over 60 non sono ancora vaccinati. L’Agenzia europea dei medicinali (Ema) evidenzia nuovamente l’efficacia dei vaccini anti-Covid, che risultano essere vantaggiosi anche contro le varianti. L’allerta dell’Oms arriva dopo il briefing da Ginevra sulla situazione pandemica. Vediamo com’è l’attuale situazione secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Allarme Covid in tutto il mondo: varianti pericolose e vaccini agli over 12

Come si legge tra le righe, l’Oms ha avvertito che nuove varianti del virus SarsCoV2 potrebbero diffondersi presto in tutto il mondo. Lo scenario previsto dagli esperti, dunque, prevede una difficoltà maggiore nel contenere l’epidemia.

«Non è affatto finita. La forte probabilità che emergano nuove e forse più pericolose varianti che potrebbero essere ancora più difficili da controllare», affermano gli esperti. L’Ema, dal canto suo, rassicura che un ciclo completo dei quattro vaccini metterebbe a bada questo rischio, visto che garantisce un’alta protezione contro tutte le varianti in circolazione (anche la variante Delta). Stando a quanto riportato dalla rivista New England Journal of Medicine, i dati che confermano l’efficacia del vaccino J&J contro la variante Delta e la durata dell’immunità per almeno 8 mesi sono rassicuranti. Alla luce di ciò è necessario immunizzare il maggior numero possibile di persone in Europa.

Presto la chiamata del vaccino potrebbe arrivare anche ai giovani tra i 12 e i 17 anni. Si è parlato poi di un’eventuale terza dose in autunno; secondo il responsabile Ema della strategia sui vaccini Marco Cavaleri «ora è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo, perchè non ci sono ancora sufficienti dati dalle campagne vaccinali e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione del vaccino». 

Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, ricorda: «Per determinare il controllo dell’epidemia dovremmo probabilmente superare l’80% di copertura vaccinale». Secondo gli esperti è importante l’utilizzo dei test per la misurazione degli anticorpi anti-SarCov2 e degli anticorpi neutralizzanti per i fragili e gli anziani.

Si attendono aggiornamenti per quanto concerne i vaccini agli over 12.

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