Lo strano caso di Acerbi: si scusa, ma non è colpevole
Lo strano caso di Acerbi. L'uomo che ha ammesso la propria colpevolezza in campo, ma graziato dopo aver cambiato la versione dei fatti
Lo strano caso di Acerbi – Quanto accaduto a Milano circa dieci giorni fa ha dell’incredibile, eppure merita di essere raccontato per provare a far chiarezza su una situazione che di chiaro, probabilmente, ha ben poco.
Inter-Napoli, posticipo della domenica. Risultato bloccato sull’1-0 a favore dei padroni di casa. Tanti i fallacci in campo, molteplici le provocazioni. Una, enorme, inobile, inaccettabile, l’offesa rivolta a Juan Jesus da Francesco Acerbi. Offesa che però è stata di recente “cancellata” e tollerata dalla giustizia sportiva perché non vi sarebbero abbastanza prove per condannare il 15 nerazzurro.
Lo strano caso di Acerbi: si scusa, ma non ha commesso il fatto
Eppure in campo Acerbi si è prontamente scusato con il 5 partenopeo, che avrebbe anche chiuso un occhio sulla questione se solo questa non fosse sfociata nell’assurdo e nel ridicolo. Dopo aver ammesso la propria colpa sul terreno di gioco, infatti, il difensore dell’Inter ha ben pensato di negare di aver offeso il brasiliano. Da qui la volontà del tesserato del Napoli di voler portare avanti la sua battaglia contro il razzismo.
“Ti faccio nero” – avrebbe detto.
Dalle immagini acquisite non vi sarebbero elementi atti a smentire o confermare quanto da lui asserito. Stesso discorso per Jesus, che ha ribadito di esser stato definito “ne*ro” dal suo avversario.
Come si è risolta la questione? Con l’assoluzione di Acerbi per mancanza di prove. Assoluzione che arriva dopo una auto ammissione di colpevolezza.
Strano, assurdo, contraddittorio. Eppure, per citare Pirandello.. “così è se vi pare”
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