Linda Cerruti denuncia – La nuotatrice pronta alle vie legali contro gli haters
Linda Cerruti denuncia: la pluricampionessa di nuoto ha dichiarato di voler denunciare i responsabili dei commenti sessisti allla sua foto
Linda Cerruti denuncia – La pluricampionessa azzurra di nuoto sincronizzato ha pubblicato qualche giorno fa gli screen dei commenti offensivi ricevuti sotto una foto con le medaglie pubblicata su Instagram.
Nello scatto si vede la 28enne di Savona posare a testa in giù sul lungomare di Noli, con le gambe in tensione che sorreggono le otto medaglie conquistate agli Europei di Nuoto a Roma (sei argenti e due bronzi). Una posa artistica – la spaccata verticale – tipica del suo sport, assolutamente innocente e postata per festeggiare i successi ottenuti, ha scatenato una pioggia di commenti maschilisti, ai limiti dell’oscenità.
La Cerruti è rimasta profondamente turbata dagli insulti ricevuti, tant’è che ha espresso il suo rammarico in un lungo post:
…basita nonché schifata dalle centinaia, probabilmente migliaia, di commenti fuori luogo, sessisti e volgari che lo accompagnano. […] Dopo poco più di 20 anni di allenamenti e sacrifici, trovo a dir poco VERGOGNOSO e mi fa davvero male al cuore leggere quest’orda di persone fare battute che sessualizzano il mio corpo. Un sedere e due gambe sono davvero quello che resta, l’argomento principale di cui parlare? Il minimo, nonché l’unica cosa che posso fare, è denunciare l’inopportunità di quei commenti, specchio di una società ancora troppo maschilista e molto diversa rispetto a quella in cui un domani vorrei far nascere e crescere i miei figli. Ci tengo, allo stesso tempo, a ringraziare tutte le persone che hanno preso le distanze da quei commenti, mi hanno “difesa” ed hanno apprezzato la foto per quello che è, l’immagine di un’atleta di nuoto artistico orgogliosa dei suoi risultati. È questa l’Italia che orgogliosamente rappresento portando la bandiera tricolore in giro per il mondo.
Parole dure, amareggiate e quanto mai veritiere quelle di Linda Cerruti. Il maschilismo non è un capitolo superato nella storia del nostro Paese, anzi, da molti individui le donne continuano a essere viste come oggetti sessuali. Ne sono prova gli innumerevoli casi di violenze di genere che ogni giorno affollano le pagine di cronaca.
Linda Cerruti denuncia – In un’intervista rilasciata a la Repubblica, l’atleta ha confessato di voler ricorrere alle vie legali, per lanciare un messaggio forte contro il sessismo e dire “basta”.
«Ora è tempo di agire: voglio capire come procedere per vie legali. Magari con la polizia postale, soprattutto sui commenti più spinti. Lo faccio per me stessa, e per i bambini che ci vedono come esempio. Voglio far passare il messaggio che non è giusto stare zitti di fronte a queste situazioni. Nel mio piccolo, col mio post, non stravolgo il mondo, però se ciascuno nel suo piccolo fa qualcosa, prima o poi queste dinamiche social finiranno. Sembra quasi che stia diventando normale, all’ordine del giorno, per sportivi famosi e personaggi del mondo dello spettacolo.»
Sulla posizione assunta nella foto, la campionessa ha poi specificato:
«Era l’entrata dell’esercizio singolo al mio primo europeo nel 2010, quella posa che esibiamo prima che parta la musica e ci si tuffi in piscina. È una spaccata verticale sulla testa, una forma di espressione del mio sport che volevo celebrare. C’è tanto lavoro dietro quelle medaglie.»
È il caso di rispolverare il vecchio detto: “La malizia è negli occhi di chi guarda“.
La vicenda della Cerruti ha infiammato il web, scatenando numerose polemiche. Tanti i cittadini privati e i personaggi pubblici del mondo della politica e dello sport che hanno manifestato solidarietà nei suoi confronti. Tra questi ultimi, c’è la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport, Valentina Vezzali, la quale ha scritto su Twitter: «Sono vicina alla nuotatrice Linda Cerruti, vittima di vergognosi commenti sessisti sui social che condanno fermamente. Questo non è accettabile!»
Linda Cerruti denuncia – Le molestie verbali, come commenti spinti non richiesti o il cat calling, sono anch’esse forme di molestia sessuale.
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