24 Agosto 2015

Le lacune di Napoli-Sassuolo, colpi in arrivo?

Nonostante il vantaggio al secondo minuto con Hamsik, nel Napoli sono emerse le stesse lacune dello scorso anno. E il Sassuolo ne ha approfittato

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Grande delusione per i tifosi azzurri, vista la sconfitta di ieri sera al Mapei Stadium contro il Sassuolo, che ha mostrato non poche lacune. 

Il vantaggio del Napoli era arrivato al secondo minuto con un Hamsik apparso subito in forma, nel suo ruolo naturale, dove gli è risultato facile dirottare in porta una palla insidiosa. Un bel gol, nel complesso,  vanificato in poco più di dieci minuti, nei quali la squadra ha perso di intensità, permettendo al Sassuolo di cominciare a macinare gioco. Il pari del napoletano Floro Flores è arrivato al 32mo, con un errore madornale della difesa che non è riuscito a metterlo in fuorigioco.

Il Sassuolo ci aveva già provato, in realtà, e il Napoli era riuscito a reggere soltanto grazie a Pepe Reina, autore di un paio di parate impossibili e capace di dimostrare di non essere affatto un portiere “bollito” come invece la SSC Napoli aveva pensato un anno fa lasciandolo troppo frettolosamente al Bayern Monaco.

Le lacune di Napoli-Sassuolo, colpi in arrivo?

Marek Hamsik, in gol al 2′ minuto con il Napoli

Al 45mo si va negli spogliatoi, ma nella ripresa, nonostante un Napoli vivace, non sono arrivate le risposte attese. La difesa sembra ancora pericolosamente ballerina, il centrocampo fa poco filtro e arrivano troppi errori specialmente dalla fascia sinistra dove Elseid Hysaj, l’albanese giunto quest’estate alla corte di Mister Sarri, è stato schierato fuori ruolo.

Indubbiamente nella scelta è complice lo stop di Faouzi Ghoulam squalificato, ma il Napoli aveva bisogno di un esterno sinistro di ruolo e non è certamente un caso che, in quella posizione, Giuntoli avesse trattato per tutta l’estate un Vrsaljko che proprio ieri è apparso tra i migliori della sua squadra. Un giocatore sulla corsia mancina, invece, non è mai arrivato e i dubbi sulle effettive chances che possa arrivare nell’ultima settimana di mercato sono sicuramente reali.

A centrocampo è mancato pure Allan, fermo per noie muscolari, ma non è andata meglio con Valdifiori e David Lopez schierati insieme a Marek Hamsik a centrocampo. Lo spagnolo è risultato spesso in bambola e ha realizzato spesso dei retropassaggi in aree praticamente vuote del campo, mentre l’ex-Empoli ci prova a lanciare le punte, ma è spesso in difficoltà contro un buon Berardi.

Poi, al 63mo, è iniziato il valzer delle sostituzioni, che però è finito per mettere in crisi il reparto avanzato: Insigne, particolarmente in ombra, ha lasciato il posto ad un buon El-Kaddouri che però non è riuscito a cambiare le sorti dell’attacco. Fuori anche Mertens in favore di un Gabbiadini rimasto troppo spesso in panchina durante l’estate e Higuain, che è sembrato pure andare su tutte le furie.

Sarri si è poi giustificato, sostenendo che Higuain era fuori forma e che il suo ritorno dal Sudamerica in seguito alla Coppa America è avvenuto troppo tardi, ma di fatto i cambi non valorizzano il Napoli, che è andato sotto all’83mo con una gran palla di Falcinelli per Sansone. Non c’è più tempo per raddrizzarla, e infatti la gara finisce 2-1 con zero punti in classifica.

Il mister, in conferenza stampa, chiede tempo, ma è palese che il Napoli ha grosse mancanze ed è evidente che la società, pur avendo coperto ruoli importanti nell’organico, non ha ingaggiato nessuno capace di fare il salto di qualità e la squadra appare ormai in pieno ridimensionamento. Dalle parole su scudetti e coppe si è passati al “settimo posto” che a Sarri andrebbe anche bene e le difficoltà eterne sul mercato non aiutano.

Lo stesso Higuain è parso svogliato, nonostante un mese in più di vacanza e nonostante quest’estate l’argentino si fosse trovato al centro di una polemica con un tifoso all’esterno di una discoteca, dove le mani hanno rischiato pericolosamente di volare.

Adesso però serve che il tifo si stringa attorno alla squadra e attorno alla maglia: dai tempi di Donadoni non si perdeva alla prima, e a Napoli una sconfitta alla prima di campionato non è contemplata. I tifosi, intanto, sperano ancora nel mercato: voci di corridoio parlano di un accordo quasi concluso con Dragovic, ventiquattrenne della Dinamo Kiev e forse il vero colpo della società promesso da De Laurentiis due settimane fa.

Ma il Napoli è una società che fa contratti lunghi, che richiedono biblici tempi di lettura e richiedono la cessione dei diritti di immagine alla società: molto difficile che si possa chiudere in tempi brevi un accordo, a meno di avere il calciatore già in mano. Alternativa a Dragovic sarebbe Heurtaux, per il quale sarebbero pronti 7 milioni, ma una trattativa vera ancora non c’è.

E con Maksimovic e Vrsaljko praticamente out, i timori di una chiusura del calciomercato senza ulteriori colpi si fa sempre più possibile.

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