3 Luglio 2023

Lavoro in Italia, Napoli tra le peggiori città: la classifica

Napoli risulta una delle 30 città peggiori per il lavoro in Italia. In questo articolo è presente la classifica stilata dalla fondazione AIDP

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lavoro in italia

LAVORO IN ITALIA – La Fondazione AIDP (promossa dall’Associazione Italiana per la Direzione del Personale), con la collaborazione di ISFORT e la supervisione di Nadio Delai, Presidente Comitato Scientifico della Fondazione, ha stilato la prima classifica sulle migliori città del lavoro 2023.

Secondo la classifica, stilata su 110 capoluoghi di provincia e suddivisa in tre fasce (verde, gialla e rossa), Napoli risulta una delle 30 città peggiori per il lavoro in Italia che hanno un punteggio basso.

Differenti invece sono le due fasce; quella verde hanno i massimi punteggi avranno un bollino di riconoscimento, quella gialla invece ha dei punteggi intermedi che non consento alle città di raggiungere la certificazione.

La metodologia

Per la definizione della classifica sono stati presi in considerazione sette parametri: i fondamentali economici; servizi di cittadinanza ; cultura e tempo libero; sicurezza ; vivibilità ambientale; inclusione, diritti e pari opportunità; futuro e innovazione. 

Isabella Covili Faggioli, presidente della Fondazione AIDP spiega che:
Tra i fattori che influiscono sulle scelte localizzative dì occupazione, quelli intrinseci dì qualità del posto dì lavoro, ci sono i livelli retributivi, l’offerta di prospettive professionali, la reputazione azienda e la qualità degli ambienti lavorativi, delle mansioni da svolgere, i sistemi di welfare territoriale, la dinamicità del mercato del lavoro, una sorta di urbanistica del lavoro, e così via.”

La classifica delle migliori città del lavoro in Italia

Qui di seguito la classifica delle città suddivisa in tre fasce:

Le 40 città della fascia verde che otterranno il riconoscimento “Le città in cui si lavora meglio in Italia 2023” della Fondazione AIDP: Milano, Trieste, Udine, Bergamo, Pordenone, Cagliari, Gorizia, Padova, Siena, Cremona, Bolzano, Verbania, Trento, Treviso, Sondrio, Modena, Monza, Brescia, Pavia, Pisa, Firenze, Bologna, Belluno, Lodi, Parma, Prato, Macerata, Lecco, Torino, Ancona, Vicenza, Genova, Forlì, Mantova, Venezia, Ravenna, Piacenza, Novara, Roma, Lucca.

Le 40 città della fascia gialla: Cesena, Cuneo, Reggio Emilia, La Spezia, Verona, Sassari, Ascoli Piceno, Ferrara, Livorno, Aosta, Oristano, Biella, Savona, Varese, Perugia, Pesaro, Rovigo, L’Aquila, Vercelli, Nuoro, Lecce, Arezzo, Bari, Viterbo, Fermo, Grosseto, Potenza, Matera, Rimini, Como, Massa, Rieti, Pescara, Imperia, Terni, Latina, Alessandria, Carbonia, Teramo, Asti.

Le 30 città della fascia rossa: Brindisi, Pistoia, Frosinone, Taranto, Palermo, Ragusa, Caserta, Campobasso, Chieti, Vibo Valentia, Catanzaro, Trani, Cosenza, Benevento, Siracusa, Agrigento, Reggio Calabria, Isernia, Salerno, Catania, Caltanissetta, Avellino, Messina, Barletta, Trapani, Foggia, Napoli, Enna, Crotone, Andria.

(Credit foto: Pixabay)

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