13 Settembre 2017

Latitante pluripregiudicato tratto in arresto a Napoli

torre annunziata

Napoli, arrestato latitante pluripregiudicato accusato di omicidio. L’uomo, affiliato al clan Mazzarella, è stato trovato in un B&B in cui si nascondeva

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Salvatore Sembianza, noto pluripregiuducato 37enne accusato di omicidio, tentato omicidio ed associazione di stampo camorristico, resosi latitante, è stato arrestato ieri dagli agenti di Polizia del Commissariato Vicaria Mercato in seguito ad una serrata attività di investigazione. Questo è quanto si evince da un comunicato della Questura di Napoli.

Il Sembianza era ricercato dallo scorso mese di giugno, destinatario, insieme ad altre quattro persone, di un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Napoli, su richiesta delle Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di cinque presunti esponenti del clan camorristico dei Mazzarella.

Tutti i cinque destinatari della misura cautelare sono ritenuti coinvolti nell’omicidio e il tentato omicidio, latitanterispettivamente, di Pasquale Grimaldi e di Enrico Esposito, avvenuti il 19 giugno del 2006, nonchè del duplice tentato omicidio di Giuseppe Persico e di Vincenzo Papi, avvenuto il 25 giugno 2013.

Il provvedimento restrittivo veniva eseguito l’11 luglio scorso, dagli agenti della Squadra Mobile, nei confronti di Catapano Gennaro, Micillo Raffaele, Di Perna Domenico e Maggio Salvatore.

Nei confronti del Sembianza Salvatore, invece, il provvedimento non veniva eseguito perchè resosi irreperibile.

Fin dall’inizio della sua latitanza i poliziotti della Squadra Mobile avevano posto in essere una mirata attività investigativa al fine di capire dove il Sembianza si nascondesse.

Le ricerche investigative sono finite ieri pomeriggio con il ritrovamento del pregiudicato che si nascondeva in un B&B di via Nuova Poggioreale a Napoli.

Gli agenti della polizia, dopo aver bloccato qualsiasi via di fuga, fanno irruzione all’interno del B&B e traggono in arresto il Sembianza che viene subito trasportato all’Istituto Penitenziario di Secondigliano.

Dai primi accertamenti si è scoperto che il Sembianza era in possesso di una carta di identità contraffatta.

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