3 Gennaio 2021

L’arco borbonico è crollato: incuria e crisi climatica lo hanno spazzato via

Foto da utente Twitter Annamaria Paradiso

crollo arco borbonico napoli

Dopo aver resistito a tre secoli di intemperie è crollato l’arco borbonico, ultima testimonianza del vecchio porticciolo. Abbandonato all’incuria, non ha retto l’urto della crisi climatica

Negli ultimi anni sono diventati molto più frequenti eventi estremi di maltempo, segno evidente della crisi climatica a cui, come pianeta, stiamo andando incontro. La mareggiata che negli ultimi giorni ha colpito e devastato il lungomare di Napoli è solo uno dei tanti esempi e oltre agli ingenti danni provocati ai commercianti ha fatto, nelle ultime ore, un’altra vittima. Si tratta dell’arco borbonico, ultima testimonianza del vecchio porticciolo borbonico, presente anche in numerosi dipinti della Scuola partenopea, che è crollato nella serata di ieri.

L’arco borbonico risaliva al Settecento. Nacque come approdo per i pescatori del vicino borgo di Santa Lucia, i cosiddetti “luciani”, ma successivamente, durante l’Ottocento, fu trasformato in terminale dello scarico fognario. Da qui deriva la denominazione “‘O Chiavicone” che gli avevano attribuito i napoletani.

Abbandonato da anni all’incuria, l’arco borbonico versava in equilibrio precario su una minima porzione di masso. Di recente era stato semplicemente puntellato con i tubi innocenti, ma a quanto pare non è bastato.

Crolla l’arco borbonico: la rabbia dei napoletani

I cittadini hanno esternato a mezzo social rabbia e tristezza dopo aver visto crollare in mare una parte della loro storia e della loro identità. “Il ‘chiavicone’… l’arco borbonico è crollato a seguito della mareggiata. Addio Napoli!” è il messaggio di una donna su Twitter. C’è poi chi punta il dito sull’incuria riservata all’arco da parte delle amministrazioni cittadine: “Ecco qua. Ha lottato. Ha resistito e fronteggiato onde di 6 metri in questi giorni. Poi ha ceduto. L’Arco Borbonico del 1700 ha tenuto testa al mare ma non all’incuria di chi doveva proteggere un bene prezioso. Perché tutti crolliamo se lasciati soli“.

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