La protesta degli agricoltori a Napoli, doni ai poveri
Anche i cittadini si stanno organizzando per partecipare alla protesta a Roma
La protesta degli agricoltori a Napoli, donati ai bisognosi i prodotti della terra.
Un ottimo San Valentino con l’ingresso dei trattori in città da via Amerigo Vespucci, intorno alle 11,00!
Gli agricoltori che protestano da giorni contro le misure UE e di conseguenza del governo italiano stanno attraversando tutte le città dirigendosi verso Roma. A Napoli la prima tappa è stata la mensa dei poveri, La Mensa del Carmine in via Marina, dove tutti i giorni vengono distribuiti i pasti ai bisognosi partenopei: a loro il primo pensiero dei coltivatori con la distribuzione dei prodotti campani. ll corteo si è poi dispiegato su Piazza Municipio e sul lungomare.
La protesta degli agricoltori a Napoli
Circa 100 trattori sono entrati nel capoluogo campano con gli slogan: “È la terra che nutre l’uomo non l’industria”, ” I costi superano i ricavi”, “Salviamo l’agricoltura. La nostra fine la vostra fame” “Mangiamo Estero: Glifosfati” “I cavoli nostri sono cavoli vostri”.
Accolti con grande entusiasmo dalla cittadinanza, grandi applausi ai trattoristi che da gennaio sono impegnati per difendere le proprie terre e i prodotti italiani.
I trattori sono in viaggio per recarsi a Roma dove domani 15 febbraio alle ore 15.00 ci sarà una grande protesta annunciata da tempo dai comitati C.R.A. Agricoltori Traditi e vedrà la partecipazione di tante categorie e dei cittadini al fianco degli agricoltori.
La protesta degli agricoltori a Napoli – Il timore di non farcela
Cosa chiedono gli agricoltori? In un nostro articolo precedente abbiamo raccolto le istanze degli agricoltori attraverso delle interviste.
Gli agricoltori come gli allevatori già da tempo protestano contro le assunte politiche europee che hanno esposto le categorie dei piccoli e medi imprenditori ad una depressione economica consistente. Le categorie ormai strozzate dalle banche perché i costi superano le entrate, oggi sono avviliti e con la voglia di resistere e riuscire a difendere un settore che è la storia italiana di generazioni che si avvicendano da decenni.
La protesta degli agricoltori a Napoli – Le richieste
Le richieste in linea di massima sono le seguenti:
- Calmierare il costo del gasolio che è indispensabile per le attrezzature da lavoro. Il prezzo del gasolio usato nell’agricoltura non deve superare i 70 centesimi al litro.
- Abbassare del 20/30% i prezzi dei concimi e fitofarmaci.
- Imporre dei consistenti dazi sui prodotti d’importazione extracomunitaria. L’aumento dei dazi sui prodotti extracomunitari farebbero aumentare i prezzi di questi prodotti al consumo ed equipararli a quelli italiani. I consumatori potrebbero scegliere in base alla qualità e non ai prezzi. La qualità dei prodotti italiani è superiore di quella dei prodotti extraUE in quanto in Europa e quindi in Italia ci sono più restrizioni sull’uso del quantitativo del glifosfato e fitofarmaci.
La protesta degli agricoltori a Napoli – I timori
Inoltre gli agricoltori sono preoccupati che la depressione economica, che sta travolgendo questi settori produttivi, possa indurre ad abbandonare le terre e quindi a svendere il territorio italiano per far posto all’istallazione di pannelli solari e pale eoliche come già accaduto in alcune regioni.
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