Riduzione dei treni EAV, disagi raccontati da una studentessa – LA DENUNCIA
EAV, dopo la riduzione della frequenza dei treni arriva la denuncia sui social: «derubata di soldi che spendo annualmente per un servizio che fa ogni giorno sempre più pena»
NAPOLI, 28 OTTOBRE – Giugliano, una giovane studentessa denuncia i disagi che deve affrontare un qualsiasi pendolare dopo la riduzione delle corse del servizio metropolitano da parte dell’EAV.
Infatti, a partire dal 25 Ottobre, le corse per il treno metropolitano che collega Piscinola ad Aversa Centro – passando per Giugliano – sono state ridotte. L’intervallo tra l’arrivo di un convoglio e l’altro è di 30 minuti.
Un provvedimento che ha avuto ripercussioni su tutti i pendolari che regolarmente usufruiscono del servizio. Tra questi, c’è una studentessa residente a Giugliano. La giovane, con un post sui social, ha raccontato e denunciato tutti i disagi che scaturiscono dalla decisione dell’azienda.
Il racconto
Dovendo trovarsi al Policlinico di Napoli alle ore 8.30 per un test obbligatorio, decide di prendere il treno metropolitano delle 7.36 credendo di arrivare in tempo. «Ma stamattina non è stato così – scrive nel lungo post di sfogo -, stamattina è stata un’odissea. Dal 25 ottobre EAV ha avuto la brillante idea di ridurre la frequenza dei treni, non mi interessa per quale motivo, non lo voglio neanche sapere, so solo che il costo del biglietto sanno aumentarlo ma offrire un servizio efficiente no, non ne sono minimamente capaci».
Inizia così un racconto fatto di continui ritardi, banchine stracolme di persone in attesa e tentativi di arrivare in orario. «Sono scesa dalle scale mobili alla stazione di Giugliano e non ho avuto modo di arrivare alla banchina, era stracolma di gente. Appena è arrivato il treno i più fortunati sono riusciti ad entrare e a riempire ogni angolo libero, le porte a stento riuscivano a chiudersi perché c’erano persone che avevano metà corpo dentro e metà fuori. I più sfortunati, tra cui io ovviamente, hanno dovuto aspettare il treno successivo».
Continua: «Il treno è arrivato alle 8:15, ulteriore ritardo. Sono giunta a Piscinola per prendere la linea 1 e anche qui c’era da aspettare altri 10 minuti e banchine ancora stracolme. Ore 8:30, io sono appena salita nella metropolitana dove devo attendere altre 4 fermate per arrivare a destinazione mentre i miei compagni già erano in classe pronti per iniziare il test».
La denuncia all’EAV
Inutile precisare che la studentessa di Giugliano è giunta in aula con un ritardo di 30 minuti in aula, svolgendo la prova in minor tempo rispetto agli altri. Per questo motivo decide di denunciare tutta la vicenda sui social: «Ora io mi chiedo, è normale vivere in una città come questa?», scrive.
Conclude: «Ho provato lo schifo più totale, non mi sono sentita tutelata, ma derubata. Derubata di soldi che spendo annualmente per un servizio che fa ogni giorno sempre più pena e soprattutto derubata dei miei diritti».
Leggi il post integrale qui: Giuglianesi Orgogliosi
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