La Capitale italiana della Cultura 2026 proclamata oggi
Un progetto apprezzato per l'attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori.
La Capitale italiana della Cultura 2026 è l’Aquila. A proclamarla è stato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza dei rappresentanti delle 10 città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini e Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena). In collegamento video Matteo Ricci, sindaco di Pesaro Capitale italiana della Cultura in carica, e Francesco Miccichè sindaco di Agrigento Capitale italiana della Cultura 2025.
La Capitale italiana della Cultura 2026 – Il premio
La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà valorizzare, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
“Tutte le città che hanno partecipato alla competizione dovrebbero essere Capitali della Cultura, e personalmente vorrei che fossero tutte premiate per la loro bellezza. L’Italia ha una grande ricchezza e tantissimi luoghi che meritano un viaggio. Mi congratulo con la città dell’Aquila che nel 2026 rappresenterà al meglio la nostra Nazione, e accolgo pienamente l’idea di trovare sin da ora, per il prossimo bando, le risorse necessarie per premiare tutte le città finaliste in modo da far vivere questi progetti a lungo”, ha dichiarato Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura.
La Capitale italiana della Cultura 2026 – Il progetto
L’Aquila Città Multiverso è un ambizioso programma di sperimentazione artistica per la creazione di un modello di rilancio socioeconomico territoriale a base culturale capace di proiettarla verso il futuro seguendo i 4 assi della Nuova Agenda Europea della Cultura: coesione sociale, salute pubblica benessere, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale.
Immaginare L’Aquila come una città multiverso significa vederla come una realtà complessa in cui convivono e interagiscono molteplici dimensioni parallele, una città che apre possibilità inesplorate di creatività artistica e rigenerazione urbana, proprio grazie alla coesistenza dialogante di molteplici dimensioni spazio-temporali e culturali.
La Capitale italiana della Cultura 2026: città multiverso
L’Aquila Città Multiverso potrà così costituire un modello replicabile di sviluppo sostenibile anche per Rieti e per le Aree Interne italiane ed europee. Un modello che ambisca a rimodulare con intelligenza il rapporto tra il centro urbano e una costellazione di piccoli centri dalla forte identità sociale e culturale. Un territorio, in tal senso, ancora vitale e capace di immaginare un progetto di futuro, ma che ha bisogno di una spinta decisiva per aprire un nuovo, vero ciclo generativo.
La Capitale italiana della Cultura 2026 – Le iniziative
I 5 filoni Multiculturalità, Multidisciplinarietà, Multitemporalità, Multiriproducibilità e Multinaturalità esploreranno, attraverso un ricco programma di iniziative, la complessità e la ricchezza culturale e ambientale che caratterizza L’Aquila, Rieti e i borghi circostanti. Gli eventi diffusi, oltre a creare un ecosistema favorevole alla creatività, genereranno benefici in termini di inclusione sociale e benessere psico-fisico.
Le nuove produzioni artistiche, l’accrescimento e lo scambio di competenze diffuse, gli spazi rigenerati per la realizzazione delle molteplici iniziative contribuiranno a costruire un’eredità duratura per il presente e il futuro di questo territorio ricco di risorse e potenzialità ancora inespresse. L’Aquila Città Multiverso sarà l’inizio di questo viaggio.
Comunicato dal MiC Ministero della Cultura
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