7 Gennaio 2016

La brutta Napoli. Rapina e aggressione nel centro storico

la brutta napoli

Aggredito e picchiato un giovane che era ritornato a Napoli dopo un lungo periodo. Questa è la brutta Napoli che non ci piace. La polizia indaga

[ads1] – La brutta Napoli – Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, un uomo è stato aggredito nei pressi del centro storico di Napoli, mentre si apprestava a raggiungere la sua automobile parcheggiata vicino il vecchio Policlinico. Dopo 15 anni di lontananza dalla sua città natale, il ritorno non è stato certamente dei migliori per Giovanni M., 36, che è stato picchiato a sangue da 3 balordi.

napoli «Se avessero avuto un coltello molto probabilmente non sarei qui a parlarne;ho sempre girato anche di notte per il centro storico, sempre con gli occhi aperti ma mai con questo terrore» dice, il malcapitato, riferendosi ai giovani che viaggiavano su un motorino in Via Atri, tra Via Tribunali e via della Sapienza.

Ha lasciato Pianura quindici anni fa per seguire le opportunità che il lavoro da collaudatore ferroviario gli ha offerto a Firenze, a Madrid, ad Atene. A dicembre scorso un contratto per lavorare nel campo dell’alta velocità lo ha riportato a Napoli, la sua città.

Sul suo volto di Giovanni, precisamente sulla parte sinistra sono visibili i segni dei venti punti di sutura che sono serviti a chiudere la ferita che gli è stata procurata.

«Erano più o meno le 4 e mezza del mattino. Ero due passi avanti la mia compagna e un’amica, tornavamo da una festa di compleanno in un locale a piazzetta Nilo. Ci stavamo dirigendo verso la macchina quando all’improvviso sono sbucati tre su uno scooter. Ricordo solo che quello al centro indossava un giubbotto rosso, l’altro passeggero un bomber beige. Si sono avvicinati a me e mi hanno colpito con un oggetto, non so quale, ma mi ha aperto la testa. É stato un attimo. Grondavo sangue, ho cercato di difendermi ma ero da solo contro quei tre. Ora sono scassato e incazzato» ricorda Giovanni.

«Mi hanno assalito senza dire una parola, senza un perché. Se avessero voluto farmi una rapina avrebbero dovuto chiedermi qualcosa, invece niente. Si sono accaniti su di me e non so spiegarmelo. Non li avevo mai visti prima». Ora la polizia indaga sulla violenza e sta esaminando le immagini delle varie telecamere che erano presenti nella zona.

napoliGli aggressori pare abbiano un’età sui trent’anni, sembrano alti attorno al metro e settanta o poco di più e indossavano bomber.

Dalla primavera scorsa ad oggi sono state molteplici le denunce presentate alle forze dell’ordine e le storie di aggressione segnalate sui social network. «Non vorrei che fosse una nuova moda» si domanda Giovanni.
«Non penso che uscirò più fino a tarda notte. Vivere un’esperienza del genere in prima persona ti fa capire quanto reale sia il problema. Ora quelle zone del centro che ho sempre frequentato mi fanno paura» ammette.

Questo brutto e grave episodio ha reso il ritorno nella “bella” Napoli un incubo, tanto che ci si potrebbe chiedere se sia stato giusto ritornare. «Per ora sono amareggiato e molto deluso», queste le ultime parole sconsolate del povero lavoratore.

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