Istituto tecnico alle finali per la Nasa, niente fondi per andare in America
Dovrebbero disputare le finali in America i tre ragazzi napoletani che sono arrivati alla finale mondiale per la Nasa ma l’istituto non può permettersi il viaggio
Da Napoli alla Nasa, il sogno – Il paradosso della scuola italiana: tante menti eccellenti, pochi fondi per finanziarle.
E quello che fa ancora più male è vedere che nonostante gli annunci, gli slogan e le promesse, nulla pare cambiato al governo.
Un esempio “eccellente” è quello dell’istituto tecnico industriale “Augusto Righi” di Fuorigrotta, Napoli che grazie a tre studenti modello, è balzato agli onori della cronaca per aver superato si, le selezioni tra le 300 scuole in tutto il mondo impegnate in questa competizione promossa dalla Nasa ma anche e soprattutto, purtroppo, per il fatto che questi ragazzi non potranno andare in America a disputare la finale perché l’istituto è letteralmente senza soldi.
Si tratta della “zero robotics”, una competizione mondiale organizzato dalla Nasa e dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology. I giovani, Davide Di Pierro, Luigi Picarella e Mauro D’alò che non sono nemmeno maggiorenni, coadiuvati dai professori Salvatore Pelella e Ciro Melcarne sono arrivati secondi al progetto che consisteva nella programmazione di aggancio di un robot-satellite dell’Iss, la stazione spaziale dei vari Parmitano, Cristoforetti e Nespoli.
Salvatore Pelella, intervistato dal quotidiano La Stampa, non nascondendo l’amarezza è comunque speranzoso nel cercare un appoggio “esterno”:
“Non è facile per le scuole italiane, e del Sud in particolare, riuscire a competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali senza usufruire delle strutture adeguate e senza soldi, nemmeno quelli per andare a disputare la finale”.
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