9 Novembre 2021

Infermieri no vax ”beccati” a lavorare dopo la sospensione

3.800 sono gli infermieri no vax in Italia. Sospesi perchè non vaccinati contro il Covid-19, sono stati ”beccati” a lavorare

3.800 sono gli infermieri sospesi in Italia perchè no vax. Non vaccinati contro il Coronavirus, gli infermieri no vax sono stati sospesi dalla loro attività, ma nonostante ciò alcuni di essi continuano a lavorare. A denunciarlo è stata la Fnopi, la Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche che chiarisce come il dato potrebbe non essere completo: ”Solo il 75% delle aziende sanitarie ha comunicato i dati. I 3.800 infermieri sospesi sono lo 0,85% degli iscritti’‘.

A commentare la situazione infermieri e vaccino è Luigi Pais, componente del Comitato centrale della Fnopi: ”Non tutte le aziende sanitarie stanno lavorando alla stessa velocità. C’è chi ha fatto scelte radicali e sta andando a velocità spedita e altre che invece antepongono i problemi di organico che nascono con la sospensione degli infermieri. Al momento non c’è obbligatorietà per la terza dose agli operatori sanitari ma, dai primi dati, i colleghi stanno facendo il richiamo. Certo, ci sono anche situazioni all’interno di aziende sanitarie che ci lasciano perplessi, ovvero operatori che continuano a lavorare pur sospesi perché non vaccinati a causa dei ritardi delle Asl nel verificare i documenti”.

Per il grande lavoro svolto in questi quasi due anni di emergenza Coronavirus da medici e infermieri, lo Stato sta pensando a una nuova indennità per questa categoria per riconoscere quanto fatto durante l’emergenza sanitaria.

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