5 Giugno 2021

Indiana Jones e “Le miniere del re Salomone”: le origini letterarie del mito

Indiana Jones e “Le Miniere del re Salomone”, in realtà il personaggio creato da Steven Spielberg trae le sue origini da un romanzo poco noto

Indiana Jones si appresta a tornare sugli schermi cinematografici il prossimo anno poichè sono iniziate le riprese del quinto capitolo delle avventure noto archeologo.

Nonostante la sua fama, questo personaggio, creato da Steven Spielberg e George Lucas, affonda le proprie radici in un romanzo ottocentesco poco noto in Italia.

Le Miniere del re Salomone, il romanzo (poco conosciuto) che ha ispirato le avventure di Indiana Jones

Si tratta del romanzo Le Miniere del Re Salomone, scritto da Henry Rider Haggard e pubblicato nel 1885. La vicenda vede il lord Henry Curtis  assoldare al suo seguito il capitano John Goode e l’avventuriero Allan Quartermain. La missione del trio è quella di ritrovare il fratello di Curtis. Quest’ultimo avrebbe ritrovato le leggendarie miniere del re Salomone situate nel regno della regina Saba.

Nonostante siano passati molti anni tra il poco noto romanzo di Haggard e la prima celebre pellicola, le due opere hanno una tecnica funzionale in comune per intrattenere il pubblico.

Indiana Jones

Edizione di Newton Editori- Libri da 2500 Lire Fonte foto: Salvatore Iaconis per Napoli.ZON

Espedienti che funzionano nella letteratura di consumo che al cinema

Silvano Ambrogi, giornalista che ha curato l’edizione Newton della collana Libri da 2500 lire, ha scritto nell’introduzione al romanzo cosa unisca le due opere:

“Nel primo film della serie di Indiana Jones, c’è un punto nodale, un particolare rivelatore della svolta decisiva nel genere avventuroso. Dopo alcune sequenze mozzafiato, nello spiazzo polveroso di un qualche paese orientale, appare all’improvviso un torvo figuro ammantato di svolazzanti veli neri il quale comincia a roteare […] una […] scimitarra davanti agli occhi dell’eroe […]. Il rituale intimidatorio sembra preludere a un attacco inesorabile cui il protagonista […] assiste apparentemente rassegnato finchè non estrae rapidamente una pistola, spara un colpo e l’esagitato nerovestito crolla al suolo […]”

Secondo il parere dello studioso, la scelta di Steven Spielberg è figlia di un vecchio espediente di Haggard. Si tratta di “impedire che una tensione troppo alta, accumulata dal susseguirsi di disastri e peripezie, producesse un senso di sazietà e di rifiuto nel mutevole lettore.”

L’ironia di Haggard, l’espediente “giocoso” per invogliare alla lettura

Sempre secondo Ambrogi, all’interno di Le Miniere del re Salomone “ci imbattiamo [..] in ammiccamenti ironici, improvvisi abbassamenti di tono in perfetto understatement britannico per far capire sì, la situazione è drammatica e il pericolo incombente, ma in fondo è sempre un gioco e possiamo rilassarci liberamente.”

Una tecnica che anche altre pellicole avventurose come “La Mummia” di Stephen Sommers o “Pirati dei Caraibi” di Gore Verbiski hanno adottato.

Allan Quatermain, l’antenato di Indiana Jones tra romanzi e film 

Protagonista del romanzo di Haggard è Allan Quatermain, esploratore e cacciatore britannico che si unirà alla spedizione di Lord Curtis. A differenza dell’archeologi di Ford, coraggioso e pronto a lanciarsi in sfide diverse,  Quatermain è piuttosto scettico sull’avventura e la scelta di scrivere un manoscritto sulla sua impresa è una decisione dei due compagni di viaggio nonchè un momento di svago da consegnare al figlio Henry che studia medicina a Londra. Costui non ha lo stesso coraggio di Jones e non si presenta nemmeno come uomo d’azione bensì come anziano cacciatore di leoni.

Le sue avventure proseguiranno con il romanzo La città nascosta (1888), Alan’s Wife and Other Tales (1889), She and Allan (1920) e il postumo Gli dei del ghiaccio (1927, edizione italiana 1933).

Le sfortunate avventure cinematografiche di Allan Quatermain 

Infine, il personaggio ha goduto di alcune trasposizioni cinematografiche, è il caso di “King Salomon’s Mines” con Cedrick Hardwicke nei panni di Quatermain e “Le miniere del re Salomone” con Stewart Granger. Successivamente abbiamo “Allan Quatermain e le Miniere del re Salomone” del 1985 con Richard Chamberlain. Si tratta di un libero adattamento, più vicino allo stile di Indiana Jones.

Indiana Jones

Fonte foto: si ringrazia Style Corriere della Sera Richard Chamberlain e Sharon Stone sul set del film Gli avventurieri della città perduta (1986)

Ultima apparizione è nel film “La Leggenda degli Uomini straordinari“, tratto dal graphic novel “La Lega degli straordinari Gentlemen” di Alan Moore (autore di Watchmen, From Hell e V for Vendetta). Sean Connery interpreta il poco noto avventuriero in un film fantastico che vede riuniti molti personaggi letterari inglesi“in versione super-eroi vintage.”

Indiana Jones

Fonte foto: si ringrazia Tv Zap
Sean Connery nel film La leggenda degli uomini straordinari

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