7 Marzo 2025

Incidenti sul lavoro, affisso striscione di protesta alla Federico II

Lo striscione affisso da gruppi di studenti recita: “Verità e giustizia per Patrizio Spasiano e Vincenzo Giova”

Fonte foto: Comunicato Stampa POTERE AL POPOLO

Verità e giustizia per Patrizio Spasiano e Vincenzo Giova

STRISCIONE INCIDENTI SUL LAVORO FEDERICO II – Un atto di protesta si è verificato questa mattina all’Università Federico II di Napoli. Studenti di collettivi universitari hanno affisso uno striscione con la scritta “Verità e giustizia per Patrizio Spasiano e Vincenzo Giova”, le recenti vittime di incidenti sul lavoro.

Il portavoce di Potere al Popolo Giuliano Granato dichiara: «Non si muore nei cantieri e nelle fabbriche per disattenzione, ma perché mancano le misure di sicurezza».

Striscione di protesta per gli incidenti sul lavoro affisso alla Federico II

Come detto in precedenza, alcuni studenti hanno affisso lo striscione questa mattina nella sede di Porta di Massa. In particolare, gli studenti dei collettivi universitari Cau (Collettivo Autorganizzato Universitario) ed Ecopol (Ecologia Politica).

L’azione ha l’obiettivo di sensibilizzare su una questione che ha causato 1.482 morti nel 2024. Nonostante questo fatica ad ammettere come tema nell’agenda politica del Paese. Per rivendicare chiarezza su due morti, il diciannovenne Patrizio Spasiano e il 52enne Vincenzo Giova, rimasto vittima al porto di Catania.

Le parole di Giuliano Granato, portavoce di “Potere al Popolo”

Granato dichiara, a supporto dell’atto di protesta degli studenti, quanto segue:

Non si muore nei cantieri e nelle fabbriche per disattenzione, ma perché mancano le misure di sicurezza.

Si dovrebbe dire chiaramente che si tratta di omicidi. A uccidere i lavoratori, sono l’assenza di misure e dispositivi di sicurezza, i contratti precari, le troppe ore di lavoro e le mansioni non adatte al livello di formazione. Lo dimostra la storia di Vincenzo Giova che impiegato come marittimo, si è trovato a svolgere i compiti di un portuale, cioè a operazioni di carattere logistico, perché le compagnie di navigazione ricorrono all’“autoproduzione” per abbattere i costi.

Mentre l’Unione Europea vara piani per il riarmo, lo striscione dei collettivi universitari ci ricorda che quella per un mondo del lavoro giusto, dove si rispettino i diritti, gli orari e i contratti, con salari dignitosi, è l’unica guerra che dovrebbe essere combattuta.

Fonte: Comunicato Stampa di “Potere al Popolo”

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