Incidente stradale Caserta, dopo 8 anni Teresa cerca chi la salvò dalla morte
Dopo 8 anni dal terribile incidente stradale Teresa, ragazza di Caserta, lancia un appello per trovare chi la salvò da morte certa: “Per me siete stati due angeli”
“Salve a tutti, mi chiamo Teresa e anni fa, il 16 giugno 2013, feci un brutto incidente stradale sull’autostrada che porta al Santuario di Pompei, altezza Casoria– inizia così l’appello della giovane di Caserta che sta girando da qualche giorno sui social – “Quando feci l’incidente e si capovolse la macchina, una coppia vide da lontano la macchina capovolta e fermò la sua macchina in modo che le altre macchine non potessero passare evitando così per noi di morire diversamente. Questa coppia, insieme ad altre persone aiutarono me e il mio ragazzo a uscire dalla macchina, chiamarono l’ambulanza e ci diedero da bere. Per me siete stati due angeli e in parte è grazie a voi che oggi sono ancora viva. Vorrei abbracciarvi prima o poi personalmente“.
Dopo 8 anni da quell’incidente stradale che segnò la sua vita, Teresa sta cercando ancora chi la salvò dalla tragedia.
“Di quella coppia non ricordo i loro nomi e so solo che erano di Caserta – scrive nel post condiviso su vari gruppi cittadini – “Nel caso fossero in questo gruppo e si ricordino di quell’episodio chiedo la cortesia di contattarmi. Ci terrei a ringraziarvi personalmente. La nostra macchina era una Cinquecento bianca“ – racconta Teresa- “Un piccolo dettaglio, l’ambulanza ci fece aspettare un po’ prima di venire perché ci furono altri incidenti quel giorno e mentre attendevo l’ambulanza io stavo vicino questa donna e se non erro mi fece sedere anche in macchina sua. Uscimmo dai finestrini rotti e stavamo senza cintura di sicurezza. Un altro piccolo dettaglio, io e il mio ragazzo uscimmo intatti da quella macchina, solo qualche graffio e dolori qua e là per l’urto”.
“Un ultimo dettaglio che anche potrebbe essere utile, ricordo che quando vennero le persone in soccorso per salvarci, si trovarono impacciati non sapendo come agire, sentivo dall’interno che si volesse raddrizzare la macchina per farci uscire (dato che come ho citato prima era capovolta). Quindi le persone volevano insomma sistemare la macchina normale per farci uscire. Ma io presa dalla paura non aspettai che sistemassero la macchina e mi buttai raggiante dal finestrino rotto verso l’uscita e dopo prendemmo anche il mio ragazzo, così facendolo uscire dal finestrino. Ringrazio voi ovunque voi siate e ovviamente la madonna di Pompei che in quel giorno non riuscii ad andarci, ma dopo un mese andammo a ringraziare”.
“Vorrei rivedervi. Un forte abbraccio virtuale sperando di abbracciarvi da vicino un domani (ovviamente quando ci si potrà abbracciare). Grazie, belle persone. Io ero vestita abbastanza elegante. Top nero e gonna lunga nera. Il mio ragazzo aveva un cappellino. Vestito in modo sportivo. Nel pomeriggio ci fu l’incidente, era una bella giornata di sole. A voi che non conosco dico che: in quel giorno di incubo per me e il mio ragazzo voi, coppia sconosciuta, estranei del tutto siete stati la nostra salvezza e il nostro raggio di sole, insomma uno spiraglio di luce capitati nel momento e nell’attimo giusto. È attraverso gli uomini di buon cuore che si vede la presenza di Dio”.
ARTICOLO PRECEDENTE
ARTICOLO SUCCESSIVO
Gianni il rider aggredito trova lavoro: “Io contro le speculazioni”
Lascia un commento