18 Gennaio 2021

Conte in parlamento oggi: “L’ho fatto per il paese”

Conte Ho sbagliato

Fiducia al governo, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato oggi in Parlamento: le dichiarazioni del premier

È iniziato oggi il passaggio in Parlamento del premier Giuseppe Conte, dopo la crisi del governo generata da Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

All’inizio di questa esperienza di governo, nel 2019, prefigurai un chiaro progetto politico per il Paese“- ha dichiarato Conte -“Precisai che il programma non poteva risolversi in una mera elencazione di proposte eterogenee o una sterile sommatori delle posizioni delle forze di maggioranza. Un’alleanza tra formazioni provenienti da storie, esperienze, culture di diversa estrazione e che in passato si erano confrontate con asprezza, poteva nascere solo su due discriminanti. Il convinto ancoraggio ai valori costituzionali e la solida vocazione europeista del Paese”.

Sin dall’inizio mi sono adoperato perché si delineasse la prospettiva di un disegno riformatore, ampio e coraggioso per configurare una nuova stagione riformatrice basata sulla sostenibilità, sulla coesione sociale e territoriale, sul pieno sviluppo della persona umana. E ancora oggi c’è una visione – ha continuato Conte – “Abbiamo operato sempre le scelte migliori. Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali“.

Il premier ha, quindi, sottolineato la propria posizione riguardo la situazione attuale: “Se io oggi posso parlare a nome di tutto il governo a testa alta non è per l’arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma è per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e psichiche per la comunità nazionale. È stato fondamentale anche il senso di responsabilità delle forze opposizione che, pur nella dialettica della politica, hanno contribuito ad affrontare dei passaggi critici. Bisogna darne atto. Avete avanzato anche proposte concrete, qualificanti, alcune delle quali sono state accolte dalle forze di maggioranza”.

Proprio nei momenti più critici del Paese dobbiamo trovare le ragioni più nobili e alte della politica, come servizio per i bisogni della comunità nazionale e non come logica di potere. Alla società che sta uscendo con difficoltà dalla pandemia non possiamo offrire risposte mediocri. Il governo deve essere all’altezza di questo compito”- ha ribadito Giuseppe Conte in Parlamento – “Nel pieno della pandemia Covid e mentre da casa ci ascolta chi ha perso i propri cari, confesso di avvertire un certo disagio. Sono qui oggi non per annunciare nuove misure di sostegno, ma per provare a spiegare una crisi in cui, non solo i cittadini, ma io stesso non trovo alcun plausibile fondamento. Questa crisi di governo rischia di aprire una ferita incolmabile nella maggioranza e nel Paese. L’Italia merita un governo coeso per favorire la ripresa e per uscire dalla pandemia. Il Recovery Plan italiano sarà un piano largamente condiviso, uno sforzo collettivo di cui andare fieri”.

L’interesse nazionale è più che mai connesso, nel solco della nostra migliore tradizione costituzionali, a un sistema che valorizzi le specifiche esigenze delle realtà territoriali, alcune delle quali, per le loro specificità linguistiche e culturali, meritano tutta la nostra attenzione. Il nostro sarà uno sforzo di cui andare fieri. Dobbiamo però accompagnarlo con un provvedimento per superare ostacoli burocratici e assicurare tempi celeri, rinforzare quei presidi che consentono di rispettare i tempi e assicurare l’andamento dei lavori”- ha concluso Conte.

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