Inchiesta Università Pegaso: il Riesame boccia il sequestro
Inchiesta Università Pegaso è un flop: il Riesame boccia il sequestro effettuato dal PM Woodcock
Inchiesta Università Pegaso è un flop: il Riesame boccia il sequestro effettuato dal PM Woodcock.
Finisce in una bolla di sapone l’inchiesta del PM Woodcock sull’Università telematica Pegaso: a rettifica di un nostro precedente articolo, pubblichiamo lo sviluppo della vicenda.
Il Riesame ha infatti annullato il sequestro effettuato dal PM nei confronti del Professore di Diritto Commerciale Francesco Fimmanò, componente del Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti che aveva rappresentato l’Università nel procedimento innanzi alla Sezione Consultiva del Consiglio di Stato come riportato dai colleghi del “Il Riformista”.
Il provvedimento del Riesame da ragione all’Avvocato Francesco Fimmanò che aveva riscostruito l’intera vicenda in una lettera indirizzata al Presidente del Tribunale di Napoli Dott.ssa Elisabetta Garzo, al Presidente della Corte di Appello di Napoli Dott. Giuseppe De Carolis e al Presidente degli Ordine degli Avvocati di Napoli Avv. Antonio Tafuri.
Nella lettera l’Avvocato Fimmanò racconta: “venivo svegliato nel mio letto da due finanzieri che mi raggiungevano al secondo piano accompagnati da mia moglie. Prendevano il
mio cellulare dal comodino, affermando che era sequestrato, e mi invitavano a scendere in pigiama al piano terra perché il PM. Dr. Woodcoock appositamente venuto a trovarmi a casa, doveva notificarmi degli atti. A “piedi scalzi” li ho subito seguiti dove trovavo altre 13 persone (finanzieri, consulenti tecnici,delegati etc.) ed il Dr. Woodcoock”.
Le accuse mosse all’Università Pegaso al PM, erano sostanzialmente di corruzione rispetto alla complessa procedura amministrativa ultimata in pochi mesi, con la quale si è avuta la trasformazione dell’Ateneo da Fondazione a Società di Capitali e un parere non negativo da parte del Consiglio di Stato.
Nel fascicolo di accusa sono finiti i rapporti intrattenuti da due consiglieri del Consiglio di Stato con l’Università Pegaso in occasione di un convegno organizzato dallo stesso Fimmanò che per l’Università Pegaso ne era in quel momento il Direttore Scientifico.
Consiglieri mai realmente conosciuti, come precisato dallo stesso Fimmanò ai colleghi del IlMattino: “un invito – ha spiegato l’Avvocato – inoltrato a decine di potenziali relatori, un anno e mezzo prima dell’adunanza del Consiglio di Stato”.
Inoltre precisa Fimmanò, “sono membro di decine di Comitati scientifici”, quindi non si capisce come un rapporto strettamente formativo e accademico, possa avere una valenza investigativa.
La decisione del Riesame ha dunque dato ragione all’Avvocato Fimmanò che tra l’altro nella lettera inviata ai tre Presidenti evidenziava anche un vizio di forma: essendo egli Avvocato di Danilo Iervolino, Presidente della Pegaso, non poteva essere destinatario della perquisizione.
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