Incendio “Venere degli Stracci”, Simone Isaia è in carcere
L'uomo non era rientrato dai domiciliari dopo un permesso di uscita. Attualmente si trova in un carcere di Roma
INCENDIO VENERE DEGLI STRACCI – Simone Isaia, accusato di aver incendiato la Venere degli Stracci di Michelangelo Pistoletto lo scorso 12 luglio, è detenuto in un carcere di Roma. Il motivo è la violazione degli arresti domiciliari. Il 32enne infatti non era rientrato dopo un permesso. Per questo motivo la Procura di Napoli ha chiesto, e ottenuto, l’aggravamento della misura cautelare.
Incendio “Venere degli Stracci”: la misura dei domicilari
Il clochard Simone Isaia aveva distrutto l’opera di Piazza Municipio lo scorso 12 luglio. Per l’uomo affetto da problemi psichici, l’arresto in carcere risultava una pena troppo severa. Questo ha suscitato non poche polemiche, chiedendo che fosse ricoverato in una struttura sanitaria e seguito adeguatamente.
Dopo la condanna il suo avvocato, Carla Maruzzelli, aveva chiesto l’attenuazione della misura cautelare. Il Gip però aveva rigettato l’istanza e confermato gli arresti domiciliari.
La richiesta di aggravamento dopo l’evasione dai domiciliari
Da alcuni giorni, però, Isaia non risultava più presente nella casa individuata per la misura. Gli inquirenti (sostituto procuratore Federica D’Amodio, del Gruppo Beni culturali coordinato dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) avevano quindi presentato la richiesta di aggravamento, motivata dal pericolo di fuga.
L’avvocato Maruzzelli presenterà una nuova istanza contro l’aggravamento della misura cautelare in quanto convinta che il suo assistito sia assolutamente estraneo al reato per cui è stato condannato. Attualmente Isaia si trova in un carcere a Roma.
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