Immacolata: in piazza del Gesù l’atto di affidamento a Maria
Nella ricorrenza dell’Immacolata, a piazza del Gesù, tradizionale discorso alla città del Cardinale Sepe ed atto di affidamento a Maria – Fotogallery
[ads1] Napoli festeggia l’Immacolata, e come da tradizione messa solenne, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, nella chiesa del Gesù Nuovo. A seguire, nella piazza omonima, consueto discorso dell’arcivescovo alla città, prima della preghiera di affidamento alla “Vergine”. Presenti alla cerimonia, tra le varie autorità civili, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ed il Prefetto Gerarda Pantalone.
Durante l’omelia Sepe sottolinea l’obbedienza a Dio da parte dell‘Immacolata: Ella è trasparenza, amore e carità. Risponde alla chiamata con un atto servile e di gratitudine, senza chiedere nulla in cambio. Al servizio del Figlio che partorirà, al servizio dell’umanità che sarà redenda col sangue innocente del “Cristo Salvatore”. Mentre oggi, ammonisce, siamo circondati troppo più spesso da atti di egoismo, con l’uomo che in alcuni casi cerca di contrapporsi a Dio.
Di natura diversa il discorso alla folla in piazza. Niente teologia e filosofia, ma parole dure e di denuncia; un’analisi inequivocabile della realtà di Napoli, che mai come oggi ha sete di misericordia. Tale termine però non è da considerarsi una generica parola, ma la misericordia deve poi tradursi in concretezza, e su diversi fronti, quali famiglia, scuola, legalità e lavoro.
“Non c’è più tempo da perdere… A Napoli è in corso una guerra. Fermiamo l’esercito di bambini”. Il riferimento è alle baby gang ed al continuo arruolamento di ragazzi ad opera della malavita organizzata. L’arruolamento è barbaro e scellerato; a tale aspetto deve anche aggiungersi la novità che molti ragazzi, sempre più spesso, irrompono nel crimine senza neanche voler attendere il percorso preparativo a delinquere.
Questa piaga, per il cardinale, è paragonabile ai recenti fatti di terrorismo che stanno attanagliando il mondo. Forse una forzatura, ma il problema è reale. E Sepe risale anche alle cause di ciò. Le “baby gang” nascono sempre da un disagio familiare. I figli vanno educati nel bene, perchè viceversa con il male vengono abbandonati a se stessi, creando così possenti sostruzioni ad un disagio precoce, che aggredirà la loro esistenza ed il loro futuro. “E’ come se la vita presentasse ad essi un conto che non sono in grado di pagare”. Ed ammonisce che questo conto siamo Noi, inteso come comunità, società e politica, con il nostro fare e soprattutto con il non fare.
Pertanto in qualità di Vescovo della città di Napoli chiama a raccolta i parroci, la scuola e le istituzioni, affinchè facendo sistema si intraprenda un cammino volto a mirare nuovi orizzonti. Quel cammino nel quale la misericordia si manifesterà con i già citati atti concreti. Ed in tale ottica l’affidamento a “Maria”, che sicuramente ci aiuterà essendo la nostra Madre.
Al termine dell’appello il cardinale benedice il mazzo di fiori che i Vigili del Fuoco sistemano tra le braccia della statua dell’Immacolata che svetta sull’obelisco di piazza del Gesù. Applausi e commozione tra i presenti, poichè per un guasto al motore del camion, i pompieri sono costretti a salire senza carrello elevatore...e nell’arrampicarsi verso il cielo hanno dato anche prova della loro professionalità. Con l’auspicio che, chi di dovere, capisca in che condizioni sono costretti ad operare.
Galleria fotografica – All Rights Reserved Pietro Avallone
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