30 Aprile 2016

Il Catalogo va in scena all’Elicantropo

il catalogo

Va in scena fino al primo maggio al teatro Elicantropo, lo spettacolo scritto e diretto da Angela Di Maso, Il Catalogo

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Il dramma si muove dal dono mancato di un figlio per una coppia che si rivolge ad un’azienda di adozioni che permetterebbe loro, con la lettura del loro catalogo,  di somministrare loro un bambino su misura, un bambino dei sogni. Da qui prende vita il dramma della coppia, dilaniata all’ inverosimile tra l’avverarsi di un sogno di vanità e la morale  che sottende la loro relazione.

il catalogoCon l’adozione, l’erede del loro amore si trasformerebbe  in uno sconsacrato demone delle loro avvenenze. Un appagamento che sconfina nella bruttura di un sogno sognato nell’ ozio della loro vita di coniugi?

Eppure l’azienda si propone di rendere reale ciò che più desiderano. Allora ecco che il venditore di bambini, vuole portare a compimento l’incompiuto.

Ma in questo rapporto filiale carico di destino, i due coniugi si estraniano e pongono innanzi la loro storia e il loro vissuto di coppia. In una sorta di narrazione storiografica del sé, allora i due coniugi si autorappresentano come reidentificazione reciproca, portatori di una morale e di un sentimento che emergono dai fatti che accadono in una circostanza particolare e che non appartiene all’umanità.

Altre coppie, altri mondi hanno cercato e trovato nel catalogo,una verità che si presenta come zoon logon eko, sorge come presente e appare come presente, che in fin dei conti  il loro presente pare ai  loro occhi tremendo. In una sorta di disgregazione qualitativa del sogno, appare allora una distinzione tra ciò che si desidera e ciò che è giusto che sia,  in una disambiguazione di concetto  per cui si accede alla stanza del bisogno che produce un  pensiero. Pensiero razionale, pensiero d’amore e un senso profondo di ribellione.

E forse un desiderare che qualcosa possa accadere, al di fuori del Catalogo come se i sogni camminassero tra noi.

IL CATALOGO
regia Angela Di Maso
con Massimo Finelli, Patrizia Eger, Giuseppe Cerrone
elementi scenografici Armando Alovisi
disegno luci Cesare Accetta
tecnico luci Cinzia Annunziata
costumi Alessandro Varriale

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