28 Luglio 2021

Il Canone Rai non sarà più presente in bolletta, ecco la novità

Si ringrazia ilblogdellestelle.it per la foto.

Rai telecronisti sospesi, Rai, la Conduttrice del TG3 si scusa.

Il Canone Rai non sarà più previsto nella bolletta, sarà rimosso poiché si tratta di un onere improprio. Ecco cosa accadrà

Roma – Il Canone Rai sarà il nuovo tema di discussione dei prossimi giorni. infatti, il Consiglio dei Ministri si riunirà nella giornata di domani, giovedì 29 luglio, per discutere del disegno di concorrenza. La messa in discussione del Canone Rai è avvenuta poiché, di fatto, esso rappresenterebbe un onere improprio. Decisione, quella di inserire il pagamento del Canone Rai in bolletta, voluta fortemente da Matteo Renzi nel 2015 , per evitare l’evasione della tassa tramite la legge di Stabilità dello stesso anno.

Così come riportato anche dal Corriere della Sera, era stato promesso all’Europa di rimuovere «il requisito per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore energetico». Ovvero, nell’ambito della liberalizzazione del mercato elettrico, il Canone obbligatorio per la tv di Stato non andrà più pagato alle aziende.

Parla L’Unione sindacale giornalisti

In un comunicato pubblicato su Facebook l’Unione sindacale giornalisti Rai ha fatto sapere quanto segue:

“La discussione sul canone in bolletta dimostra che non esiste futuro per la Rai se non si risolve la questione della certezza delle risorse. Come è noto, non abbiamo né totem né tabù: quello che ci interessa è che finalmente il Servizio Pubblico abbia risorse certe, di lunga durata, autonome e indipendenti. In modo da poter fare un serio piano industriale, senza dipendere anno per anno dal governo di turno. Non è una nostra pretesa, ma un preciso obbligo in capo allo Stato, sancito dal Contratto di Servizio”.

e poi ancora: “Oltre che un pilastro di tutte le indicazioni europee sulla libertà dei Servizi pubblici radiotelevisivi e multimediali. Ricordiamo infine che pendono ancora davanti al Consiglio di Stato ben 3 ricorsi sul taglio di 150 milioni imposto nel 2014. Quei pronunciamenti sono oggi ancor più indispensabili per fare chiarezza su come sono state create le condizioni per ridimensionare il Servizio Pubblico. Ci auguriamo che il tema della certezza delle risorse venga assunto come priorità dal nuovo vertice della Rai. Perché altrimenti i disastri di questi anni su questo tema rischiamo che vengano pagati dalle lavoratrici e dai lavoratori”.

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