Igort presenta a Napoli I quaderni Giapponesi
Il Giappone di Igort. I disegni di Igort in una parte di mondo che accoglie e consuma i suoi giorni frenetici e poetici, in una zona estesa di sé che riesce a conciliare il vuoto e la pienezza di un viaggio e di una permanenza.
[ads1] Un libro autobiografico, Quaderni Giapponesi ( pp.184 a colori, cm.17×24, euro 19) di Igor Tuveri, in arte Igort, un documentario su uno spettacolo che il mondo gli offre e su cui condensa il suo sogno di carta. “Sono stato giapponese in un’altra vita” dice scherzando Igort. In questa attuale, Igor Tuveri, è nato a Cagliari nel 1958, ha contribuito a fondare la Coconico Press, casa editrice bolognese che ha lanciato Gipi e Manuel Fior.
Igort ha presentato a Napoli al centro sociale, Scugnizzo Liberato, all’interno di una rassegna dedicata alla cultura giapponese, la sua ultima graphic novel. “Sono stato in Giappone 23 volte”dice “ lì ho scoperto cose di me”. Un libro inatteso, questo di Quaderni Giapponesi, così come racconta l’autore in una stanza gremita. Un autore che ama viaggiare ed appuntare sul suo block notes schizzi disegni e scritture e così è successo anche per Quaderni Giapponesi.
Documentare attraverso la storia di un viaggio una cultura, un mondo lontanissimo “ogni volta che vado lì incontro mondi” è in questa circolazione di tempo che trova spazio la sua narrazione, come una macchia estesa e come un gioco di ombre che prendono forma sul pallore di una parete, così Quaderni Giapponesi di Igort gioca ad abitarsi in un confine lontano, culturalmente, dalla tradizione europea ed occidentale.
“Ci sono posti dove sento l’esigenza di tornare” ed uno di questi è Napoli, “una città dove meraviglia, stupore, allegria, dolore, camminano insieme”. Igort scelse infatti Napoli per ambientare il suo noir di successo, “5 è il numero perfetto”.
La presentazione del lavoro di Igort proseguirà oggi alle 11 in via Atri alla scuola Comix e nel pomeriggio alle 18 in via Fiorelli all’Hde dove presenterà la mostra di Quaderni giapponesi che rimarrà aperta al pubblico fino al 2 marzo.
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