20 Dicembre 2020

Hospitality Management, eccellenza all’ombra del Vesuvio. L’intervista alla professoressa Della Corte

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La professoressa Valentina Della Corte, coordinatrice del Corso di Laurea in Hospitality Management, ci parla del primo corso professionalizzante in Italia e delle prospettive del settore

Un corso di laurea pensato con le aziende e che prepara farne parte. All’Università degli Studi di Napoli Federico II è attivo, dal 2019, il Corso di Laurea Triennale ad Orientamento Professionale in Hospitality Management.

Si tratta di un progetto formativo che mira a fornire ai neo laureati competenze e conoscenze nel campo del management delle imprese dell’ospitalità. La professoressa Valentina Della Corte, coordinatrice del Corso di Laurea in Hospitality Management, ha risposto alle nostre domande offrendo una panoramica del corso con i suoi punti di forza e suggerendo un punto di vista sulle prospettive del settore turistico.

Da dove nasce l’idea di istituire un corso di laurea rivolto al settore dell’Hospitality in un città a stretta vocazione turistica come Napoli?

«Insieme all’allora rettore Gaetano Manfredi, ora Ministro dell’Università, avevamo rilevato da un rapporto sull’Unione Europea, che in Francia e in Germania il placement entro un anno dalla laurea era rispettivamente del 48% e 52%. In Italia, invece, del 24%. Perché in Italia mancano i corsi di laurea professionalizzanti. Pertanto, ritenendo che il settore turistico fosse un settore chiaramente importante per la nostra economia, abbiamo valutato di introdurre questo corso, il primo corso di laurea professionalizzante in Italia, che prevede un terzo della formazione in azienda. Il corso è stato concepito insieme alle imprese, che sono nostri partner, anche nella definizione dei contenuti del percorso. Ci sono tanti laboratori volti proprio ad avvicinare i ragazzi nel mondo delle imprese, che sono tenuti anche da esperti e manager del settore. Per esempio, in questo momento, gli studenti stanno facendo un laboratorio con il responsabile di Trip Advisor; insieme, una serie di challenges aziendali con Campania New Steel. Inoltre, utilizziamo la didattica rovesciata.»

In cosa consiste la didattica rovesciata?

«La didattica rovesciata implica che i ragazzi hanno delle nozioni teoriche ma poi devono lavorare molto in gruppi, realizzando progetti e confrontandosi rispetto ai temi. Quindi lavorano fin da subito con i contenuti che imparano. C’è un confronto costante con il docente. Anche i docenti hanno dovuto acquisire queste nuovo metodologie didattiche: sono stati realizzati approfondimenti con esperti e psicologi».

Tra le vostre partnership ci sono nomi importanti, ed è sicuramente un grande punto di forza. Come il mondo delle aziende partner ha accolto un percorso formativo universitario di questo tipo? Come, invece, è stato accolto dagli studenti?

«C’è stata una doppia percezione positiva. Le aziende ci dicevano che da tempo aspettavano un corso del genere che non si riusciva mai a realizzare in un’università italiana. Gli studenti sono rimasti molto attratti da questo tipo di schematizzazione che richiama ance i corsi stranieri. C’è da aggiungere che il nostro concept è quello di collegare l’ospitalità turistica alla valorizzazione del territorio e le catene alberghiere sono fortemente in cerca del nostro approccio perché le migliori scuole europee si concentrano su un format standardizzato cosa che nel nostro caso non avviene perché lavoriamo molto su quello che è il collegamento fra impresa e territorio».

Com’è strutturato il percorso formativo degli studenti?

«Lavoriamo molto sul digitale: gli studenti fanno un laboratorio di informatica. Poi affianchiamo la conoscenza della lingua inglese con il Centro Linguistico di Ateneo per chi deve rimettersi in sesto con la lingua inglese, considerando che dal secondo anno le lezioni sono sempre in inglese».

E a chi è rivolto?

«Il corso è rivolto a 50 studenti ogni anno. Nonostante il settore del turismo adesso sia in crisi, sono rimasta senza parole perché le domande sono state tantissime. Abbiamo realizzato una selezione in piena pandemia. E la cosa più bella è stata la qualità: abbiamo dovuto fare un’ottima selezione e anche quest’anno abbiamo una superclasse. I ragazzi vengono anche da altre regioni d’Italia e dall’Estero. Ciò che li distingue è la motivazione. Non si sono fermati di fronte alla contingenza della pandemia, credono nel settore, credono di potersi inserire e sono fortemente appassionati. È questa la loro marcia in più».

Viviamo un periodo difficile a causa dell’emergenza sanitaria che si ripercuote inevitabilmente sull’economia. Tra i settori più colpiti c’è quello turistico: come vive la filiera del turismo questo momento e quali sono le prospettive?

«Il settore è pronto, potremmo dire una bomba inesplosa. Con le imprese abbiamo fatto molti seminari, anche nel pieno della pandemia, e si stanno adoperando per ripartire. Stanno realizzando, oltre ad una serie di interventi per la sostenibilità, accorgimenti per poter viaggiare sicuri. Si tratta di imprese di altissimo profilo, attenti alla sicurezza personale e a quella del pianeta – che vanno di pari passo. Il corso di laurea infatti è stato inserito in un gruppo di ricerca del Consorzio Universitario di Economia e Management che studia lo sviluppo del turismo sostenibile in 7 destinazioni in Italia».

Quest’anno il mondo universitario è stato caratterizzato dalla didattica a distanza, si prevede una ripresa per il prossimo semestre. Che messaggio si sente di dare ai suoi studenti?

«I miei studenti sono stati bravissimi con la didattica a distanza, tutti. Siamo contenti perché non abbiamo rinunciato alle nostre attività, siamo riusciti a fare tutto. Non vediamo l’ora di rivederci nelle nostre aule. Adesso ci saluteremo virtualmente per gli auguri di fine anno, tutti insieme. Sia i ragazzi che i docenti sono volenterosi di voler tornare in presenza, perché ci manca quel contatto e quel rapporto umano necessario. Poi in presenza i ragazzi possono sperimentare meglio tutte le attività che proponiamo».

La professoressa Valentina Della Corte, infine, ricorda che, per gli studenti che vogliono iscriversi al Corso di Laurea in Hospitality Management, da gennaio partiranno alcuni incontri che offrono gli strumenti di preparazione alla selezione.

Per conoscere tutte le informazioni relative ai prossimi appuntamenti, vi invitiamo a sintonizzarvi sul sito ufficiale, le pagine Facebook e Instagram del Corso di Laurea in Hospitaliy Management.

Sito Ufficiale: http://www.hospitalitymanagement.unina.it/

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