25 Novembre 2015

“HO SETE ANCORA”. 16 scrittori per Pino Daniele

Pino

Antologia dei più grandi successi di Pino Daniele raccontati dai protagonisti del mondo editoriale e giornalistico contemporaneo

[ads1] L’Università Suor Orsola Benincasa ha aperto le sue porte, in occasione della presentazione del libro “Ho sete ancora”.  Sedici scrittori per Pino Daniele. “Quando la musica diventa letteratura”, ed è proprio il caso di questa raccolta di  pensieri, esperienze, ricordi e racconti, messi insieme da scrittori e giornalisti del panorama contemporaneo. I quali, da subito, hanno prestato voce e parole, in modo così sentito, affermando: “IOCISTO”. “Iocisto”, infatti è la libreria di tutti , nata da un post, in seguito alle numerose chiusure delle storiche librerie napoletane : da GUIDA a Portalba a Loffredo al Vomero. Creando nei napoletani una sorta di smarrimento e di sgomento. Desertificando un luogo caratteristico di Napoli, fatto di banchi e bancharielli, stracolmi di libri, passione, storia e cultura. Provocando attraverso le svendite una rappresentazione sciacallesca di quello che ormai era  diventato un affare e non più un piacere.

Ma con l’ASSOCIAZIONE CULTURALE “IOCISTO”, nata per provocazione, ma che poi si è tramutata in una piacevole realtà. Tutti i cittadini napoletani, ritrovano un’isola felice nel cuore del Vomero , in via Cimarosa n.20 . La libreria crea un unicum, un momento di aggregazione, discussione,dibattito e vicinanza.

La scelta di Pino Daniele non è a caso, ogni generazione in lui e nei suoi testi si rivede. Ogni autore del libro ha declinato l’appartenenza a Pino Daniele a proprio modo. Trovando l’escamotage autobiografico, facendo diventare il proprio ricordo, racconto e riferendosi ciascuno ad un suo testo specifico.

Coordinati da Titti Marrone gli autori sono: Maurizio Braucci (“Bella ‘Mbriana”), Antonella Cilento (“Terra mia”), Marco Ciriello (“Notte ca se ne va”), Maurizio de Giovanni (“I so’ pazzo”), Diego De Silva (“Sulo pe’ parlà”), Francesco Durante (“Chiove”), Francesco Forlani (“E cerca ‘e me capì”), Enrico Ianniello (“Appucundria”), Peppe Lanzetta (“Donna Cuncetta”), Lorenzo Marone (“Alleria”), Titti Marrone (“Quando”), Antonella Ossorio (“Lazzari felici”), Silvio Perrella (“Santa Teresa”), Angelo Petrella (“Maluviento”), Luciano Scateni (“Sotto o’ sole”), Brunella Schisa (“Napule è”).

Titti Marrone autrice del libro e fil rouge, tra libro e Università, nonché docente del Suor Orsola, afferma che Pino ci ha “PITTATO”, ovvero ha rappresentato i napoletani come sono. Con le loro mille contraddizioni, i loro pregi e i loro difetti, comprensivi verso gli altri, ma al contempo “guappi” e “scugnizzi”. Non dimenticando mai l’umanità del popolo partenopeo. Si è venuto a creare un triplice rapporto  di amore sviscerale tra Napoli, Pino Daniele e i napoletani. Tanto che, dopo la sua morte, tutti accorsero in Piazza Plebiscito, con l’accendino in mano e la voce pronta a intonare le sue canzoni, che sono diventate dei veri e propri inni e colonne sonore della vita di tanti.

Tuttavia non sempre la musica italiana e gli stessi cantautori vengono così apprezzati, specialmente dalle generazioni più giovani, che pensano sempre oltreoceano. Sono più colpiti dalle band americane, con il sound britannico e il look californiano. Pino Daniele, invece è la dimostrazione che un avvicinamento tra generazioni sia possibile.  Il cantante viene visto come un bene culturale per Napoli. Con questa antologia si vuole dare voce, ancora una volta, ai testi di Pino e ai ritratti malinconici, ma allo stesso tempo ironici di Napoli, che attraverso le sue parole ,vive e vivrà per sempre, come specchio di una società malandata, che talvolta incassa, ma reagisce anche. E che non perde mai la speranza. [ads2]