Da anni, John Downs è conosciuto come l’ingegnere di Halloween per la costruzione di elaborati spettacoli sul suo prato di casa, attrazioni lungo la strada con creature animatroniche che possono evocare le urla dei più avidi amanti del brivido.
Ha infatti aperto un sito internet dove possiamo ammirare tutta la sua bravura e il suo ingegno.
Ispirato da alcuni video che aveva visto online, Downs, 26 anni, ha trascorso otto giorni a costruire una macchina per la distribuzione di caramelle completamente automatica soprannominata “Candy Cannon”.
Si tratta di un’invenzione “socialmente distante” che con la semplice pressione di un pulsante invia mini cioccolatini in un lungo tubo e nel mani di dolcetto o scherzetto che aspettano con impazienza sul marciapiede.
Come racconta proprio il ragazzo
“È una specie di contatto con la comunità”, offro loro (ai bambini) un po’ di speranza che Halloween sia, in effetti, ancora una cosa bella e lo spirito è vivo”.
Durante la pandemia, ogni tipo di attività è stata annullata, rendendo difficile sapere cosa aspettarsi ma le persone in tutto il paese stanno escogitando soluzioni creative per salvare Halloween, assicurandosi che i bambini non perdano il brivido di riempire secchi e federe di caramelle.
Una festività sentita molto nelle zone centrali dell’America, in particolare nello stato del Massachusetts dove comunità irlandesi e irlandesi sono molto radicate.
Le disposizioni governative per la festività
Naturalmente, Halloween è una festività sentita in tutto il paese e come tale, il Dipartimento statale della sanità pubblica ha offerto indicazioni su come celebrare Halloween limitando al massimo, il rischio di esposizione a COVID-19.
L’azione principale è dunque stare più lontani possibile.
Questo però non ha scoraggiato molti cittadini come Downs che hanno trovato in Halloween un modo per aiutare la comunità americana duramente colpita dal coronavirus.
Come ad esempio la testimonianza di Robert Holzbach, residente a Winthrop, che spiega come “salvare Halloween” significava un viaggio al negozio di ferramenta, dove ha comprato un lungo tubo in PVC tipicamente utilizzato per le tubature e lo ha trasformato in uno “scivolo di caramelle” decorato che farà volare le caramelle dal suo portico sabato.
A Watertown, i residenti hanno creato un sito web “COVID-Conscious Halloween” con consigli su come rendere più sicuro il dolcetto o scherzetto. Suggerisce di mettere i dolcetti confezionati individualmente su un tavolo esterno, attaccarli ad alberi o fili per il bucato o creare scivoli e scivoli.
Presenta anche una mappa interattiva dove le persone che distribuiscono dolcetti senza contatto, possono aggiungere le loro case, in modo che coloro che si avventurano sappiano dove trovarle.
Emily Woodward, madre di due ragazzi, ha incluso la sua casa sulla mappa dopo che suo marito, Nat, ha acquistato due tubi in PVC lunghi 3 metri per correre dal portico anteriore alla strada per dispensare caramelle.
Anche Alex, vicino di Emily, spiega come questi metodi innovativi di distribuzione di caramelle, possano diventare un modo per mantenere viva la festività, aggiungendo un elemento che potrebbe renderla memorabile per gli anni a venire.
“È davvero importante per noi mostrare ai nostri figli che non stiamo solo lottando ma stiamo effettivamente anche trovando modi per renderlo speciale e divertente”.
Curiosità: Halloween potrebbe avere origini italiane?
A lungo gli studiosi si sono scontrati sulle origini di Halloween.
In linea di massima, sappiamo che si tratta di una festività pagana, nordica, probabilmente gaelica o celtica.
Una festività che vuole omaggiare sia il riposo della terra che quella dei defunti, ecco spiegato infatti l’aspetto simpaticamente macabro di Halloween.
Ma ciò che incuriosisce è che nonostante la paternità sia stata data all’Europa del nord, esistono in Italia e in particolare nel sud alcune ricorrenze e tradizioni praticamente identiche a questa.
Sebbene bisogna ricordarlo, una teoria spingerebbe verso la natività in epoca romano-pagana, omaggio a Pomona – dea dei frutti e dei semi – o nella festa dei morti chiamata Parentalia nei secoli è stata ritrovata ancora in alcune tradizioni calabresi.
La ricerca è stata condotta dall’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani che racconta proprio di una usanza tutta calabrese di svuotare una zucca, ricavarne occhi e tratti che ricordano un viso umano e porvi all’interno una candela.
Usanza che sarebbe nata per omaggiare gli italiani emigrati tornati dall’America.
La ragione è antropologica, ovvero il bisogno di stabilire una sorta di comunicazione con i cari defunti.
Halloween, dunque, sarebbe una ”festa di ritorno” per gli italiani del sud.
Che la tradizione della zucca vuota e intagliata è presente in Calabria da tempo lo dimostra però anche l’usanza del ”Coccalu di muortu” di Serra San Bruno, nel vibonese.
I ragazzini riproducono un teschio intagliando la zucca e lo portano in giro nel paese, quindi bussando alle porte delle abitazioni o a chi incontrano per strada chiedono ”mi pagate il coccalu?”.
Vi ricorda qualcosa?
Fonte The Boston Blobe
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