Guerra Ucraina Russia Putin: la “protezione temporanea”
Guerra Ucraina Russia Putin: nuovo Dpcm per la “protezione temporanea” decorre dal 4 marzo 2022. La proroga è di 6 mesi in 6 mesi
Guerra Ucraina Russia Putin: il nuovo decreto Ucraina, che sta per essere varato, prevede una “protezione temporanea” che decorre dal 4 marzo 2022, come riportato dalla testata Today.it.
I profughi, che hanno dovuto lasciare l’Ucraina dopo il 24 febbraio, potranno restare in Italia fino al 4 marzo 2023.
Il provvedimento sarà esteso a apolidi e cittadini di paesi terzi e i loro “familiari” costretti ad abbandonare il loro paese dopo l’invasione dei russi.
Stando a quanto previsto dal nuovo Dpcm:
“Si considerano familiari, purché soggiornanti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022, persone in possesso di documentazione attestante il vincolo familiare, coniugi o partner non legati da vincoli di matrimonio che abbiano una relazione stabile con l’interessato; i figli o le figlie minorenni non sposati.”
Si aggiunge:
“Si considerano familiari i conviventi e appartenenti allo stesso nucleo familiare nel periodo in cui si sono verificate le circostanze connesse all’afflusso massiccio di persone sfollate e che erano totalmente o parzialmente, in tale periodo, dipendenti dalla persona sfollata.”
Per protezione temporanea si intende che il permesso di soggiorno durerà un anno e sarà rilasciato dai questori. Potrà essere prorogato di 6 mesi in 6 mesi per un massimo di un anno, a meno che la protezione temporanea non cessi per volere dell’UE. Il permesso di soggiorno “consente al titolare l’accesso all’assistenza erogata in Italia dal Servizio sanitario nazionale, al mercato del lavoro e allo studio.”
Il titolare di permesso di soggiorno può richiedere in qualsiasi momento domanda di protezione internazionale. La protezione temporanea è rifiutata quando sussistano motivi di pericolo per lo Stato.
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