Governo: 4 ministri napoletani. L’ultima volta fu scudetto Napoli
La crisi estiva si è conclusa nella mattinata di ieri con il giuramento del Governo Conte II. Sono 4 i ministri napoletani: l’ultima volta che accadde, il Napoli vinse lo scudetto nel 1990
La crisi di governo estiva innescata ad agosto dalla Lega Nord si è finalmente conclusa. Ieri, il nuovo Governo presieduto da Giuseppe Conte ha giurato nelle mani del Presidente della Repubblica e si appresta a chiedere, ad inizio settimana prossima, la fiducia alle camere. Tanti i volti nuovi, oltre a qualche conferma rispetto all’esecutivo precedente (come Alfonso Bonafede) e a qualche volto storico della politica italiana (Dario Franceschini). Molto alta la rappresentanza per il Sud. In particolare, nella squadra di Governo figurano ben 4 napoletani: Sergio Costa (Ministro dell’ambiente), Vincenzo Amendola (Ministro per gli affari europei), Vincenzo Spadafora (di Afragola, Ministro per le politiche giovanili) e Luigi Di Maio (di Pomigliano d’Arco, Ministro degli esteri).
La curiosità del caso nasce dal fatto che l’ultima volta che al Governo del Paese c’è stata una tale rappresentanza partenopea, il Napoli vinse il suo secondo scudetto il 29 aprile del 1990. È ben noto il grado di scaramanzia che contraddistingue il popolo napoletano. Pertanto, gli scongiuri sono leciti.
Se Luigi Di Maio (seppur con una riduzione degli incarichi e un cambio di dicastero) e Sergio Costa sono tra i confermati, i volti nuovi sono Amendola e Spadafora. Il primo è stato sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale dal 2016 al 2018, prima nel Governo Renzi e poi nel Governo Gentiloni. Il secondo è stato Sottosegretario di Stato con delega alle Pari Opportunità nel primo Governo Conte.
1990: chi erano i napoletani al Governo
Ma chi erano i 4 Napoletani all’Esecutivo nell’anno dell’ultimo scudetto azzurro? Il Governo in questione era guidato da Giulio Andreotti (Andreotti VI) ed è stato il quinto (e ultimo) Esecutivo sostenuto dal Pentapartito (DC, PSI, PSDI, PRI, PLI). Agli Affari Sociali c’era, in quota DC, Rosa Russo Iervolino, divenuta poi Sindaco di Napoli dal 2001 al 2011. Sempre in quota Dc, il Ministro degli Interni era Antonio Gava, di Castellammare di Stabia, sostituito poi, nell’ottobre successivo, da Vincenzo Scotti, un altro napoletano. Paolo Cirino Pomicino, ‘O ministro, esponente di primo piano della Democrazia Cristiana, presiedeva il dicastero del bilancio e della programmazione economica. L’unico non democristiano era, infine, Francesco De Lorenzo, ministro della Sanità in quota Partito Liberale (PLI) e noto per la riforma del Servizio Sanitario Nazionale del 1992.
Era il 29 aprile 1990 quando la vittoria per 1-0 sulla Lazio con gol di Baroni permise al Napoli di bissare il successo di tre anni prima. Quel giorno c’erano 4 ministri ad esultare. Le premesse scaramantiche ci sono. Via agli scongiuri…
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