15 Settembre 2015

Gomorra, semplice fiction o modello diseducativo?

Gomorra non avrà il permesso di registrare le riprese a Giugliano. Il sindaco Poziello: “Giugliano è diversa e distante dalla rappresentazione che ne diede la serie…”

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Anche il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello nega le riprese alla serie cult Gomorra. Lo fa dando giuste motivazioni, di carattere culturale e sociale, spiegando che ormai la città sta avendo il suo riscatto e non collima assolutamente, in questo momento, con l’idea diseducativa che da la fiction.

Non è la prima volta che la troupe della serie, ha visto sbattersi le porte di un paese in faccia. I sindaci della provincia partenopea e casertana hanno più volte vietato le riprese, pronti anche a portare in Tribunale gli autori.

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Gomorra – Semplice fiction o modello diseducativo?

Decisioni che non tardano a fare il giro del web e provocare consensi e molti dissensi (in alcuni casi anche con scambi verbali forti). Ma la decisione prima ed ultima spetta al Sindaco, che con un post su Facebook spiega il motivo per cui abbia deciso di vietare le registrazioni, che in parte sono già avvenute a maggio, come scrive proprio Poziello sulla sua pagina personale.

Ora però Stop! Le riprese non ci saranno se non in luoghi privati.

“Giugliano vuole lasciarsi alle spalle l’onta del commissariamento per infiltrazioni camorristiche. Che cerca occasioni di riscatto. Ma, soprattutto, Giugliano è diversa e distante dalla rappresentazione che ne diede la serie Gomorra”.

Ma la serie ideata da Saviano, è davvero un modello diseducativo oppure è solo una fiction con sfumature di denuncia e “mezzo” di occupazione per chi gira intorno alle riprese?

Il mondo del web, e non, è come sempre su questi argomenti diviso, come lo è quando si parla di Saviano come un giornalista che “ha mangiato sulle spalle dei napoletani”, “parlando male della città”.

Ma è proprio lo scrittore che qualche giorno fa dal suo blog, pubblica alcune riflessioni di Riccardo Tozzi, produttore di Gomorra:

“Il dibattito che accompagna tutto ciò che viene prodotto a Napoli o che riguarda Napoli finisce sempre per perdere di vista l’opera in sé. Tutto diventa: raccontiamo piuttosto le bellezze della città. Che certi prodotti possano avere autonomia rispetto al territorio che li ha generati, anche alle menti più illuminate, risulta impossibile. Accade così che gli amministratori pubblici si oppongano alle riprese di Gomorra – La serie vietando di fatto un diritto costituzionale, ovvero il diritto alla libertà di espressione. Per ‘difendere’ l’immagine di un territorio si attuano mezzi autoritari. Non condivido il fine, figuriamoci i mezzi”.

E allora, chi avrebbe voluto incontrare i vari Savastano o Conte, dovrà accontentarsi di cercarli in qualche struttura privata o rassegnarsi all’idea di vederli solo in Tv.

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