28 Novembre 2023

Giulia Cecchettin: arriva l’esito dell’interrogatorio di Filippo

Arriva l'esito dell'interrogatorio di Filippo Turetta, iniziato alle 10 e durato poco più di 30 minuti

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GIULIA CECCHETTIN – Arriva l’esito dell’interrogatorio di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso Giulia Cecchetin. Turetta ha reso dichiarazioni spontanee nelle quali ha confermato ciò che aveva detto alle autorità tedesche.

La dichiarazione arriva dall’avvocato Giovanni Caruso ai microfoni di Fanpage.it. D’altra parte, stando al Gip Benedetta Vitolo, avrebbe detto altro.

Filippo in lacrime per l’omicidio di Giulia Cecchettin

Stando alle indiscrezioni, non confermate dal legale, il ragazzo sarebbe scoppiato in lacrime davanti al Gip durante l’interrogatorio. L’incontro si è concluso in circa mezz’ora. Nelle dichiarazioni rilasciate in Germania (non valide nel procedimento italiano) il 22enne aveva detto di aver ammazzato Giulia e di non avere poi avuto il coraggio di uccidersi.

Le parole del giovane durante l’interrogatorio

Egli ha dichiarato di “aver avuto fin da subito intensione di consegnarsi alle forze dell’ordine”, nonostante avesse intrapreso la latitanza all’estero.

Poi ha affermato, senza mai citare il nome di Giulia: “Sono affranto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata”

“Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni – avrebbe dichiarato durante l’interrogatorio – e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito volevo consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro”.

L’aggravante dello stalking

Accusato di omicidio volontario aggravato e di sequestro di persona, a Turetta non è stata ancora contestata la premeditazione dell’omicidio della giovane ventiduenne. Un’aggravante che potrebbe costargli l’ergastolo.

Il legale della famiglia Cecchettin ha però dichiarato che l’omicidio è aggravato dallo stalking. Il legale della famiglia dichiara: “Turetta ha dimostrato di essere un molestatore assillante. Il suo comportamento è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono ‘fame di possesso’ verso la nostra Giulia”.

Ha poi aggiunto: “Si tratta di un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia. Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l’omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria”.

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