Gattuso post match: “Sono arrabbiato, troppi errori”

Gattuso: “Sono arrabbiato, troppi errori sotto porta. Se non avessimo vinto questa partita, sarebbe stato da prendersi a martellate sulle parti basse”

Prima vittoria, primo rigore, prima doppietta di Zielinski: il Napoli asfalta il Cagliari nella prima giornata di campionato dell’anno 2021. Un buon inizio per gli azzurri di Gattuso che hanno dimostrato carattere e concentrazione in campo, specie a seguito della rimonta dei rosso-blu. A decidere la vittoria azzurra sono il polacco, El Chucky ed il capitano.

Amarezza, invece, per i ragazzi di Eusebio Di Francesco alla Sardegna Arena che ai microfoni di Sky Sport ha detto: “Il Napoli è stato avvantaggiato dal ritrovarsi nella parte finale in superiorità numerica. Potevamo fare meglio, siamo riusciti a pareggiare ma riprendere gol subito non ci ha aiutato”.

LE DICHIARAZIONI POST MATCH DEL TECNICO SPORTIVO AZZURRO

Rino Gattuso commenta la vittoria ai microfoni di Sky Sport, ecco quanto evidenziato.

Su Zielinski: “Gol cosi’, da calciatore, non li ho mai fatti.” 

Il problema all’occhio? C’è di peggio. Zielinski danza sul pallone, fa delle sterzate incredibili, è un giocatore completo. Ha tutto per diventare un grandissimo giocatore, gli manca un po’ di cattiveria, mi aspetto tanto da lui. Tecnicamente Zielinski è un giocatore molto importante.”

Su Maksimovic e Di Lorenzo: “Serve sempre il veleno giusto. Spesso sembriamo una banda di ragazzini che hanno paura di mettere il piede. Siamo la squadra prima in classifica che crea di piu’ in serie A, ma non concretizziamo. E’ stato bravo Zielinski a svoltare dopo l’1-1″.

Sulla questione Osimhen: “Il mio maestro Marcello Lippi diceva sempre che chi sbaglia deve bollire nel suo brodo. Osimhen bollirà nel suo brodo, ha chiesto scusa. Dà tutto quando lavora. Sa che ha commesso una sciocchezza, Ha sbagliato e ha chiesto scusa. Per noi è un giocatore importante. La società prenderà provvedimenti, farà delle cose. Io decido che tipo di linguaggio utilizzare con lui. E stata anche la mia la responsabilità nel mandarlo in Nigeria. Quando ci vedremo, gli dirò quello che penso. Dobbiamo farlo diventare com’era prima, non è al ancora al 100%.”

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