15 Dicembre 2019

Galleria Vittoria: crolla un’impalcatura

Foto da Facebook

Galleria Vittoria di Napoli

Crolla un’impalcatura all’ingresso della Galleria Vittoria che dà su Via Acton. Strada chiusa al traffico. A rischio crollo dal 2015, ad oggi non sono ancora iniziati i lavori di restauro e messa in sicurezza

Poche ore fa è stata chiusa al traffico la Galleria Vittoria, il tunnel che da Via Acton porta a Via Chiaia. Il motivo è il crollo di un’impalcatura, probabilmente causato dall’impatto di un mezzo pesante. Per fortuna non ci sono stati feriti, ma solo un grande spavento per i passanti. Anche le linee di trasporto pubblico, come la linea 151 diretta alla zona flegrea, rimarranno ferme in giornata.

L’ingresso di Galleria Vittoria è coperto da impalcature dal 2015, quando i primi crolli della facciata di inizio ‘900 fecero propendere per un intervento d’urto. Ma dalla messa in piedi delle impalcature non è stato fatto alcun passo avanti. Emblematica per la situazione è la decisione del Comune di Napoli di qualche mese fa di acquistare per 195mila euro tutta l’impalcatura di ferro per non pagarne più il fitto. Dal 2015, infatti, nonostante nessun lavoro di restauro né di messa in sicurezza sia stato avviato in maniera concreta e continuativa, la D. P. Group, azienda che era intervenuta d’urgenza, ogni mese esigeva il canone d’affitto per l’impalcatura.

Galleria Vittoria: ad oggi nessuna novità sull’inizio dei lavori

La decisione era maturata in seguito all’ammissione della stessa giunta comunale di non avere certezze sull’inizio dei lavori. Dal 2015, anno dell’emergenza, solo nell’aprile 2018 è stata avviata una procedura d’appalto per preparare un piano esecutivo. I tecnici hanno presentato un progetto dettagliato nel maggio del 2019, ma ad oggi da Palazzo San Giacomo fanno sapere che sono ancora in corso le procedure di validazione e che, dunque, non si possono avere certezze sui tempi di partenza dei lavori.

Infatti, quando la procedura di validazione sarà terminata, si avrà solo il placet sul progetto. Dopodiché si dovrà scrivere un bando pubblico per individuare l’azienda che fattivamente dovrà mettere in essere quelle direttive. Tutte le aziende interessate dovranno avere la possibilità di partecipare, per cui i tempi si allungheranno. Si avvierà, poi, una procedura di assegnazione, dopo la quale, se non ci saranno ricorsi, forse potranno iniziare i lavori.

Nel frattempo, stamattina una tragedia sfiorata. Ma almeno non paghiamo più l’affitto.

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