24 Dicembre 2020

Follia nel napoletano, persona cieca presa di mira dai ragazzini

follia

Un gesto vile quello che alcuni ragazzini hanno compiuto ad Acerra: sparato con una pistola ad aria compressa un cieco. La follia, Borrelli:“Urge un piano di rieducazione per genitori e ragazzi, la situazione degenera giorno dopo giorno.”

FOLLIA IN STRADA – Ecco quanto racconta il consigliere regionale Borrelli sulla vicenda:

L’arroganza, la viltà e la prepotenza di alcuni ragazzini allo sbando non si ferma neanche davanti a persone diversamente abili.
È accaduto che ad Acerra una persona diversamente abile sia finita sotto la mira di una banda di ragazzini che, nonostante fossero informati delle condizioni dell’uomo, ha continuato a sbeffeggiarlo e sparargli addosso dei colpi utilizzando delle pistole ad aria compressa.
“Giacomo P. è un polizotto, durante il servizio riportò delle ferite che ne causarono la cecità, ora svolge un ruolo d’ufficio. L’altra sera era sceso in strada per gettare la spazzatura accompagnato dal cane. Li ha trovato una banda di ragazzini che hanno cominciato a sparargli addosso con delle pistole ad aria e a sbeffeggiarlo. Ha chiesto loro di smettere rilevando la sua condizione di non vedente, ma i ragazzini hanno continuato a girargli intorno con i monopattini elettrici e a sparargli.
Giacomo ha urlato per chiedere aiuto ma nessuno è intervenuto, neanche una persona si è affacciata al balcone per vedere cosa stesse succedendo, è questa la cosa più grave, la totale indifferenza. Fortunatamente la moglie di Giacomo è riuscita a vedere alcuni di questi ragazzini, ora gli inquirenti stanno procedendo all’identificazione.”- racconta Giuseppe Fornaro, consigliere nazionale dell’Unione Nazionale Ciechi.
“Ci auguriamo che questi piccoli delinquenti siano al più presto identificati e puniti in modo severo anche se sono dei minori. Fanno i bulli con i più deboli in perfetto stile gomorrista. Ovviamente la responsabilità del loro gesto deve ripercuotersi anche sui genitori, evidentemente non sono stati in grado di impartire la giusta educazione e di insegnare il rispetto per il prossimo ai propri figli, per questo chiediamo l’intervento dell’assistenza sociale. Nella nostra società c’è una pericolosa tendenza dei più giovani alla delinquenza e alla violenza” spiega Borrelli.

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