22 Giugno 2021

FOJA feat. Alejandro Romero: oggi esce il brano “’A MANO ’E D10S”

FOJA feat. Alejandro Romero: oggi 22 giugno esce “’A MANO ’E D10S”. Il brano inedito e video tributo al mitico Diego Armando Maradona

Martedì 22 giugno, a trentacinque anni esatti dal famoso goal di Maradona alla nazionale inglese durante i Mondiali del Messico, i FOJA pubblicano “’A mano ’e D10S”: versione in napoletano di “(INRI) La mano de Dios” canzone scritta da Alejandro Romero, portata al successo mondiale da Rodrigo e inserita in “Maradona di Kusturica”, il documentario dedicato dal regista serbo a Diego Armando Maradona nel 2008.

Il brano

La canzone si avvale dell’impagabile featuring dello stesso Romero che canta, insieme a Dario Sansone, una strofa del brano, ed è impreziosita dal contributo artistico dei musicisti argentini Ernesto Nicolás Enrich al bandoneón e Juan José Martinez alle percussioni.

Pochi giorni dopo verrà pubblicato anche il videoclip ufficiale per la regia di Michel Liguori, girato in parte all’interno dello stadio ex “San Paolo” e ora rinominato “Stadio Diego Armando Maradona”. Si tratta di un progetto culturale e sociale che unisce Napoli, la Musica, Maradona, il Sudamerica, i ragazzi dell’Istituto penale minorile di Nisida. Ed è un sogno che si avvera.

FOJA

FOJA feat Alejandro Romero

Gianni Minà, dopo aver ascoltato la versione della canzone, ha affermato:  “La vostra canzone mi ha emozionato. Sono testi evocativi che mi fanno ricordare il filo rosso che mi ha legato a Diego per tutto il tempo della nostra amicizia. E’ stato un uomo leale, combattente e attento a chi aveva bisogno, nonostante le sue fragilità. Diego incarnava l’uomo moderno, forte e debole nello stesso tempo”.

Alejandro Romero sul suo coinvolgimento al progetto: “La Mano de D10S ha fatto il giro del mondo, riuscendo ad essere apprezzata da tutti, soprattutto in quei luoghi dove è stato amato di più Diego Maradona; per questo mi onora l’invito di autentici esponenti delle viscere di Napoli, gli amici FOJA, per omaggiare il Diego di tutti, interpretando la loro versione napoletana”. 

A queste parole Dario Sansone, cantante e leader dei FOJA, risponde:

Le canzoni hanno il potere di condensare intere esistenze nello spazio di una manciata di minuti, grazie ad Alejandro Romero, autore de “La Mano de Dios“, abbiamo avuto l’opportunitá di raccontare la vita del nostro “Dio Umano” Diego Armando Maradona, con gli occhi, il cuore, la passione, l’anima e le parole della nostra cittá. ‘A mano ‘e D10s” è l’incontro tra due anime gemelle, Napoli e Buenos Aires, legate a distanza dal proprio idolo rivoluzionario, e da suoni passionali. In questa canzone il bandoneon, il bombo leguero incontrano mandolino e tammorra, il canto napoletano e quello argentino, a testimonianza che Maradona non muore, la sua storia non finisce, suona, abbattendo distanze e differenze.”

Breve storia de “La Mano de Dios”

Il 22 giugno del 1986 Diego Armando Maradona passa alla storia due volte nella stessa giornata, segnando due goal all’Inghilterra in una partita che andava molto al di là del significato calcistico. Una delle due reti arriva al termine di un’azione nella quale il campione argentino parte da centrocampo, dribbla cinque avversari e segna quello che nel 2002 verrà votato come il “Goal del secolo”. Pochi minuti prima però, la prima rete segnata avviene con “L’ aiuto di Dio”, anzi, come ebbe a dire lui stesso: “Un poco con la cabeza de Maradona y otro poco con La mano de Dios” che spinge la palla alle spalle del portiere inglese.

Quella partita, oltre a spianare la strada alla vittoria dei mondiali messicani da parte dell’Argentina che sarebbe avvenuta pochi giorni dopo, ebbe anche un forte significato politico. Dopo la sconfitta militare inflitta agli argentini proprio dagli inglesi nella guerra delle Falkland – in piena era Thatcheriana – la vittoria su un altro campo, quello di calcio, da parte della nazionale sudamericana trascinata da un Maradona al massimo del suo splendore agonistico, segna una rivincita morale immensa per il paese.

Maradona è stato anche ed è, tuttora, Napoli. Il rapporto tra il campione e la città non si è mai interrotto. La sua prematura e improvvisa scomparsa ha pietrificato i volti, fissato per sempre il ricordo.

Poche settimane dopo la sua scomparsa, Dario Sansone, leader dei FOJA, sull’onda emotiva decide di scrivere una versione in napoletano della canzone. Il brano è suonato dal vivo nel corso di una trasmissione in una tv molto seguita in Campania, Canale 21, la notte di Capodanno 2021; è presente anche un commosso Diego Jr. Il riscontro è immediato e potente. Nel giro di pochi giorni vengono superate le 500.000 visualizzazioni del video dell’esibizione, ricondiviso da centinaia di pagine e profili social.

I risultati e l’emozione suscitata spingono la band a cercare un ponte per contattare l’autore originale, e proporgli una partecipazione all’incisione. Nasce così la versione ufficiale de “’A mano ’e D10S” feat. Alejandro Romero.

Parallelamente si fa strada l’esigenza di dare un destino diverso all’intera operazione. Maradona veniva dal popolo, dalla povertà estrema. Si era riscattato, e aveva preso in mano il proprio destino.

Da qui la scelta di contattare l’Istituto Penale Minorile di Nisida, proponendo di destinare gli utili della vendita del brano, del vinile e del merchandising a esso collegato, all’acquisto di attrezzature sportive, completini, palloni, porte per il campo di calcio. In aggiunta anche apparecchiature e strumenti musicali, ad uso dei ragazzi ospiti dell’Istituto, oltre al desiderio di assistere e sostenere i percorsi di educazione alla musica promossi nel progetto trattamentale dell’I.P.M. di Nisida.

La vendita in pre-ordine partirà esattamente oggi, 22 giugno. I prodotti – vinile azzurro in 500 pezzi a tiratura limitata e T-shirt bianca e azzurra saranno acquistabili solo online su un sito dedicato. L’iniziativa durerà fino a settembre, quando i FOJA fisicamente si recheranno all’Istituto a consegnare i materiali acquistati, pubblicando tutti i dati dell’operazione. L’assessorato allo Sport del Comune di Napoli, nella persona di Ciro Borriello, ha dimostrato una vicinanza ed una disponibilità importante durante tutto il percorso di realizzazione del progetto.

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