Focus Insigne: il 4-3-3 che può dare la svolta
Come il cambio di modulo può far bene al capitano e a tutto il Napoli: le statistiche parlano chiaro
Ci sono giocatori che in determinati moduli rendono al meglio: Lorenzo Insigne è quasi sicuramente uno di questi. Il 24 del Napoli ha sempre avuto come caratteristiche quelle di svariare sulla sinistra d’attacco, innescare le punte con palle filtranti, rientrare e calciare verso la porta.
Ecco perché uno dei moduli in cui il fantasista napoletano gioca al massimo, esprimendo tutta la sua qualità, è il 4-3-3 : uno schieramento che gli permette di fare tutto ciò che gli riesce meglio.
Anche nelle apparizioni con la Nazionale italiana, Insigne è impiegato da Mancini in un
4-3-3 come ala sinistra. Non a caso il capitano del Napoli sta diventando un fattore per il gioco dell’Italia in vista del prossimo Europeo.
Il complicato inizio di stagione per Insigne, così come per tutto il Napoli, lo ha visto quasi sempre impiegato in un 4-4-2 come esterno di centrocampo, ruolo in cui non si cala perfettamente, dato che gioca lontano dalla porta.
Il suo bottino finora è di 3 reti in campionato (tra cui 2 rigori) e 1 in Champions.
Insigne ha vissuto le sue migliori stagioni in azzurro giocando con il 4-3-3 di Sarri, sicuramente il Napoli gioca in maniera diversa rispetto a qualche anno fa ma i numeri parlano chiaro:
in Serie A
– 12 gol e 10 assist nella stagione 2015-16
– 18 gol e 9 assist nella stagione 2016-17
– 8 gol e 11 assist nella stagione 2017-18
Dati i recenti risultati del Napoli, è possibile l’idea di ritornare ad un modulo del genere anche con Ancelotti. Chissà se potrà essere questa una delle soluzioni per la ripresa dell’intera squadra e di uomini chiave come Lorenzo Insigne, uno dei più criticati in campo e fuori proprio perché la tifoseria pretende tanto da lui.
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