Feltri vs Sud. De Giovanni e Ruotolo denunciano per istigazione all’odio
Non si arresta l’ondata di polemiche suscitata dalle parole di Feltri sul Sud Italia. De Giovanni e Ruotolo denunciano il Direttore di Libero
Le parole di Vittorio Feltri, Direttore del quotidiano Libero, contro il Sud Italia continuano a suscitare indignazione.
Il suo durissimo attacco contro il Meridione – attività, tra l’altro, a cui il Direttore non è nuovo – non ha lasciato indifferente neanche l’Ordine dei Giornalisti.
Formalmente dissociatosi dalle parole di Feltri, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha fatto sapere che darà mandato a un legale per valutare i possibili danni all’immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani.
Ma non hanno tardato ad arrivare neanche le reazioni del mondo della cultura e della politica: oggi, lo scrittore Maurizio De Giovanni ed il Senatore Sandro Ruotolo hanno querelato Vittorio Feltri per istigazione all’odio.
I due esponenti del mondo della cultura del Mezzogiorno hanno conferito mandato all’avvocato Francesco Barra Caracciolo di promuovere ogni azione giudiziaria sia in sede civile che penale (con riferimento alla Legge Mancino n. 122/1993 che punisce le manifestazioni di odio anche verbale nei confronti delle persone) a tutela dei diritti fondamentali delle persone della Campania e del Meridione d’Italia gravemente lesi dal giornalista Vittorio Feltri nel corso della trasmissione televisiva di Rete4 del 21 aprile 2020, condotta da Mario Giordano.
A suscitare indignazione, alcune sue esternazioni offensive e lesive dell’immagine della Campania e dell’intero Meridione.
“Perché mai dovremmo andare in Campania? A fare i parcheggiatori abusivi?” o anche “I meridionali non soffrono di complessi di inferiorità. In molti casi sono inferiori“.
La querela sporta da di De Giovanni e Ruotolo è in difesa dell‘art. 3 della Costituzione Italiana, che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale” e dell’art. 2: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, indipendentemente dall’area geografica di appartenenza.
E nel primo pomeriggio di oggi, Vittorio Feltri risponde a mezzo Twitter alla scia di polemiche suscitata dalle sue parole:
“Mi pare del tutto evidente che il Sud e la sua gente siano economicamente inferiori rispetto al Nord. Chi non lo riconosce è in malafede. L’antropologia non c’entra con il portafogli. Noto ancora una volta che le mie affermazioni vengono strumentalizzate in modo indegno“.
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