Fassina lascia il PD, mancano le condizioni per andare avanti
Stefano Fassina lascia il Pd. Ieri sera l’annuncio al circolo Pd Capannelle dopo l’amarezza espressa sulla fiducia al ddl Scuola che sarà votata giovedì prossimo in Senato
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Alla fine è successo, un altro big della minoranza PD dopo Pippo Civati dice addio alla casa madre. Stefano Fassina infatti ieri sera a margine di una iniziativa pubblica dice: “La scelta del governo di porre il voto di fiducia sul disegno di legge sulla scuola è uno schiaffo al parlamento e all’universo della scuola che in questi mesi si è mobilitato per un intervento innovativo e di riqualificazione della scuola pubblica. Il testo del maxi emendamento predisposto dal governo si limita a qualche ritocco cosmetico. Il Pd mette la fiducia su un testo che contraddice profondamente il programma sul quale siamo stati eletti. Un testo ispirato nel suo principio guida alla riforma Aprea, sottosegretaria del governo Berlusconi. È Inaccettabile il ricatto sulle stabilizzazioni“.
“Ieri in una sede del partito di Capannelle ho, con sofferenza, annunciato che ho lasciato il Pd“, ha detto Fassina, in conferenza stampa alla Camera, confermando di essere uscito dal partito. “L’ho fatto in un circolo della periferia romana perché lì sono le mie radici, le persone che dobbiamo rappresentare e le persone a cui devo dare risposte“. “La scelta di mettere la fiducia sul ddl Scuola è una scelta grave e insostenibile per il Pd“, ha aggiunto.
Stefano Fassina vuole tornare tra la gente e non condivide il programma del Partito Democratico non definendolo più di sinistra, e accusa il PD di aver abbandonato il popolo della Sinistra, quindi lascia l’intento di costruire una sinistra di governo.
In conferenza stampa non è solo, infatti c’è anche Monica Gregori che annuncia di abbandonare il Partito della Nazione, e i due confermano: “altri lasceranno il PD”. A margine della conferenza, Fassina annuncia che adesso inizieranno confronti con tutte le parti della sinistra e che ci sarà un assemblea in 4 luglio a Roma con Cofferati, Civati e tutti quelli che vogliono far parte del progetto a sinistra del PD.
Insomma c’è molto fermento a sinistra del Pd con Civati che lancia la sua “POSSIBILE“, Fassina che lancia un progetto a sinistra, i Comunisti che il 12 luglio faranno la costituente dei Comunisti e Sinistra Ecologia Liberta pronta a mettere a disposizione gruppi parlamentari e struttura partitica, senza dimenticare Maurizio Landini che non ha ancora chiarito cosa vuole fare da grande.
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