Fase due, al rischio ben 20mila attività tra ristoranti e pizzerie
Fase due, al momento ben 20 mila ristoratori dovranno tenere chiusi i propri locali per alcuni problemi in merito alle norme anti-contagio
La Fase due è iniziata già dal 4 maggio ma ci sono alcuni problemi in merito alla riapertura di attività come ristoranti e pizzerie a Napoli.
A darne notizia è la Voce della Nazione.
Massimo Di Porzio, presidente di Fipe Confcommercio, si è espresso riguardo il nuovo problema dei ristoratori:
“Se le indicazioni contenute nelle bozze verranno confermate, la metà dei 20 mila locali di Napoli e provincia, lunedì, non sarà in grado di riaprire o sceglierà di non farlo.”
Può sembrare un paradosso visto che gli operatori di tale settore volevano delle limitazioni per l’inizio dell’estate durante la Fase due.
Nonostante la situazione sanitaria in Campania sia tranquilla, Di Porzio denuncia il fatto che non siano ancora chiare le regole sanitarie nonostante la riapertura sia prossima.
In seguito alla stesura delle prime bozze, si parla di uno spazio tra i tavoli tra i due e i quattro metri nonostante il distanziamento tra persone sia tra 1 e 1,5 metri.
Infine, il gestore del locale dovrà “accertare le generalità dei clienti”.
Quindi soltanto i membri dello stesso nucleo familiare potranno sedersi vicini.
Il che ridurrebbe lo spazio destinato alla clientela del 70% e chi vorrà riaprire non potrà più raggiungere i livelli occupazionali precedenti.
Ultimo problema è il reperimento di mascherine e materiale sanitario da usare durante i prossimi mesi, una questione che preoccupa molto gli utenti.
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