Il fascino maledetto dell’Isola la Gaiola
L’Isola la Gaiola, luogo suggestivo, ma per molti superstiziosi ‘maledetto’, sita a pochi metri di distanza dalla costa di Posillipo
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L’ Isola la Gaiola, raggiungibile anche a nuoto, in origine era nota come ‘Euplea’ , per la presenza di un piccolo tempietto dedicato alla ‘ Venere Euplea ‘, protettrice dei naviganti.
Un piccolo gioiellino, nel cuore del Parco sommerso di Gaiola, nel Golfo di Napoli, formata da due isolotti che sembrano tenersi per mano, poiché collegati da un caratteristico ponticello stretto e lungo che sembra un vero e proprio arco naturale.
Nel XVII secolo, viveva sull’ Isola la Gaiola, un eremita, all’epoca chiamato, “Lo Stregone”, che campava con l’elemosina dei pescatori. L’isola, in quel tempo apparteneva all’archeologo Guglielmo Bechi, che l’acquistò nel 1820.
Si scorge ancora oggi, sull’isolotto maggiore, la presenza di una villa ottocentesca, fatta erigere da Luigi de Negri, che acquistò l’isola nel 1874. Successivamente, sull’isolotto minore, la famiglia Agnelli vi fece realizzare un eliporto.
Molte le strutture dell’antica Roma sommerse dall’acqua del Parco la Gaiola, che ne fanno uno dei luoghi più caratteristici di Napoli. Un posto speciale per i visitatori amanti di tali bellezze naturali, luogo romantico per le coppiette che vogliono regalarsi un momento magico tutto per loro. Ma l’isola, oltre a vantare un paesaggio spettacolare, per molti superstiziosi è stata definita ‘maledetta’, in seguito alla morte prematura dei suoi abitanti per tragici incidenti.
Negli anni venti del 900, il suo proprietario d’allora Hans Braun, fu trovato morto ed avvolto da un tappeto, e poco tempo dopo la moglie annegò in mare. Simile sorte, fu per l’industriale Maurice- Yves Sandoz, che morì suicida in un manicomio in Svizzera. Successivamente l’isola appartenne anche alla famiglia di Gianni Agnelli, che in quel tempo subì la morte di molti familiari. Malasorte fu, anche per Gianpasquale Grappone, un altro proprietario che in quel periodo, vide il fallimento della sua società di assicurazioni ‘ Lloyd Centauro ‘ nel 1978.
Insomma, saranno superstizioni dovute a strane coincidenze, ma l’ Isola la Gaiola, messa all’asta, divenne proprietà della Regione Campania, e per scaramanzia è disabitata da quasi 40 anni. Ora, le incantevoli isole dal fascino misterioso e dalle acque cristalline, fan parte della Zona di Riserva Integrale dell’ Area Marina Protetta, che si estende dal meraviglioso borgo di Marechiaro fino alla Baia di Trentaremi.
Attualmente, le isole stanno andando incontro, ad un graduale e naturale processo di rinaturalizzazione e ripopolamento biologico.
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