Fantasmi in piazza: la protesta dei commercianti
Vestiti come fantasmi i commercianti scendono in piazza in una manifestazione silenziosa. Gli “invisibili” chiedono aiuto
I commercianti, vestiti da fantasmi sotto dei lenzuoli bianchi, scendono in piazza per protesta.
I gestori di bar e attività ristorative, gli orafi e i commercianti in genere rappresentano gli “invisibili”, abbandonati al proprio destino in questo momento difficile.
Le ultime misure, previste per combattere la curva crescente del contagio Covid, avevano consentito alla maggior parte delle attività di restare aperte con delle limitazioni.
I manifestanti hanno cominciato questa protesta per rivendicare aiuti da parte del Governo che non sono mai giunti.
I cartelli che hanno mostrato durante questo corteo di protesta recavano tutti i messaggi volti a sottolineare la crisi del settore.
Molti evidenziavano che le attività, pur essendo aperte ufficialmente, sono in realtà chiuse per mancanza di avventori; altri ribadivano che il 50% di queste attività è sul punto di chiudere.
Altri “fantasmi” continuavano a chiedere l’azzeramento dell’Iva sulle utenze.
Inoltre la preoccupazione crescente dei commercianti era rivolta anche ai magazzini pieni di merce che deve essere pagata.
Il corteo silenzioso si è mosso, come riporta ANSA Campania, fino a piazza dei Martiri, dove la gente si è raccolta intorno alla statua.
Lo sconforto di queste categorie è evidente.
La richiesta di aiuto di questi invisibili non è più un grido di rabbia, ma una preghiera silenziosa, senza clamori.
I fantasmi della società chiedono sostegno per poter mantenere in vita le loro attività, dopo anni di investimento e sacrifici.
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