22 Ottobre 2020

Ex direttore sanità indagato per l’emergenza Covid-19

Fonte foto: Varese News

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L’ex direttore della sanità lombarda è indagato per la gestione dell’emergenza covid-19. L’accusa a suo carico è di epidemia colposa

È scattata l’indagine che vede coinvolto anche l’ex direttore della sanità lombarda Luigi Cajazzo.

La gestione dell’emergenza coronavirus lascia ancora molti dubbi e la procura di Bergamo ha iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati : l’ex direttore della sanità Luigi Cajazzo, il suo vice Marco Salmoiraghi, e una dirigente dell’assessorato, Aida Andreassi.

Il punto che ha fatto scattare le indagini ha riguardato la mancata chiusura e la conseguente dichiarazione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro.

A questo si è aggiunta la strana riapertura del pronto soccorso di Alzano nella giornata del 23 febbraio 2020.

I militari hanno acquisito anche materiale proveniente da cellulari e mail.

Si tenta di ricostruire l’accaduto, servendosi anche del contenuto delle telefonate avvenute tra i vari dirigenti.

L’anomalia riguarda la riapertura del pronto soccorso in seguito all’accertamento di due casi di Covid.

Luigi Cajazzo nei mesi scorsi era già stato interrogato sulla faccenda.

Aveva dichiarato di aver deciso di riaprire il pronto soccorso di comune accordo con la direzione generale dell’Asst di Bergamo Est, dopo aver sanificato gli ambienti e aver predisposto appositi percorsi per pazienti Covid e NO Covid.

Un’inchiesta del TG1, come riportato da “Il fatto quotidiano”, aveva però sconfessato questa dichiarazione.

Un medico aveva difatti dichiarato di aver dato lui l’ordine di riaprire tutto, dopo una telefonata di Cajazzo, che diceva che era presente un malato di Covid in ogni provincia e che sarebbe stato impossibile chiudere tutto.

Le indagini potrebbero portare a breve alla luce i nomi dei responsabili dell’accaduto.

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